Saldi, al via sabato. I consigli per non farsi fregare

Secondo Federmoda, il calo a persona della spesa per i saldi (che a Milano inizieranno sabato 2 luglio) sarà di circa 170 euro rispetto allo scorso anno. Il presidente Renato Borghi dice che "l'andamento delle vendite in particolare nell'abbigliamento, resta difficile perché si è ridotto il budget disponibile dei consumatori".

Intanto sempre Federmoda fa partire l'iniziativa "saldi chiari", una specie di codice di comportamento per i commercianti. Ma le associazioni dei consumatori ci tengono comunque a esporre i loro "decaloghi" per suggerire ai consumatori che cosa guardare esattamente per non farsi trarre in inganno.

Il Movimento Difesa del Cittadino, ad esempio, ricorda che non è assolutamente vero che non si può cambiare la merce comprata in saldo, come spesso si legge nei cartelli apposti dentro i negozi. Il cambio del capo è a discrezione del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme, perché in tal caso vi è l'obbligo per il venditore di eseguire la riparazione o provvedere alla sostituzione del capo.

Sempre il Mdc suggerisce poi la possibilità, se lo sconto è superiore al 50%, che il capo faccia parte di collezioni passate, mentre i saldi devono riguardare l'ultima collezione. Ultimo consiglio del Mdc, verificare che il cartellino riporti sia il prezzo di partenza sia quello finale.

Un'altra associazione, l'Aduc, consiglia ai consumatori di fare un giro nei negozi d'interesse nei giorni immediatamente precedenti ai saldi per controllare i prezzi di partenza dei capi. L'Aduc ricorda anche che, se il negozio è convenzionato con carte di credito e/o bancomat, non può rifiutare il pagamento elettronico per la merce in saldo.