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Economia Fiera / Via Gattamelata

Portello, la Fiera all'assalto: chiede dieci milioni di penale al Milan

Nessun accordo con la società rossonera, che si era 'sfilata' dopo aver vinto il bando per il nuovo stadio nelle aree

Dieci milioni di euro di penale: tanto chiede la Fondazione Fiera al Milan per l'accordo saltato sul nuovo stadio al Portello. Come è noto, dopo avere vinto a luglio il bando di manifestazione d'interesse, la società rossonera si è tirata indietro a causa delle divergenze con la Fiera (proprietaria dell'area) in merito all'indagine sul terreno per stimare le bonifiche. Il Milan voleva eseguire i carotaggi mentre la Fiera ha ribattuto che ormai la società si era impegnata alla bonifica integrale.

Il ripensamento è maturato in Silvio Berlusconi anche per altri motivi. San Siro è un simbolo universale del calcio e - come brand - vale moltissimo. Nell'ottica dello sviluppo del marketing in Cina e negli altri mercati asiatici, il Meazza vale molto più di un nuovo, sconosciuto, impianto. 

Le trattative tra Milan e Fiera per l'exit strategy non sono andate finora a buon fine, così la Fiera ha fissato in dieci milioni la sua richiesta per responsabilità precontrattuale, in forza dell'impegno scritto sulle bonifiche, e ha fatto sapere di non intendere scendere di un euro, convinta di poterne chiedere anche molti di più in caso di giudizio in tribunale.

E il futuro del Portello? Vitali-Stam, arrivata seconda con il progetto Milano Alta (centro commerciale, multisala cinematografico, store dedicati allo sport e una passerella ciclopedonale), è sempre interessata ma non più disposta al canone di quattro milioni all'anno per il quale a sua volta si era impegnata sperando di vincere il bando. La Fiera dovrà quindi valutare se accontentarsi di un canone inferiore o, magari, rifare il bando.

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