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Economia

Studenti milanesi, pochi sognano il posto fisso. Cresce la voglia di lavorare nel turismo e nella moda

L'indagine presso 800 studenti di cinque scuole superiori della città di Milano

Soltanto il 30% degli adolescenti milanesi sogna il "posto fisso", mentre il lavoro autonomo è indicato come preferenza da ben il 63% del campione di studenti di scuole superiori intervistati dal Laboratorio Adolescenza in collaborazione con la Camera del Lavoro di Milano. I dati sono stati raccolti nella ricerca "Gli adolescenti e il lavoro". L'indagine, condotta tra novembre 2017 e marzo 2018 su 800 studenti del Berchet, dell'Einstein, del Feltrinelli, dell'Agnesi e del Santa Marta, è stata presentata il 24 ottobre al liceo Einstein.

"Si nota l'interesse per la libera professione non riconducibile alla figura dell'imprenditore vecchio stampo, ma al fascino esercitato dalla nuova impresa tecnologica o dall'immagine di un'idea geniale che porta a creare una start-up di successo, sull'onda dei miti come Steve Jobs, Bill Gates o Mark Zuckerberg", commenta Maurizio Tucci, presidente del Laboratorio Adolescenza.

Il 57% degli studenti ha dichiarato di avere già avuto un'esperienza professionale grazie all'alternanza scuola-lavoro e il 35,7% ha aggiunto che è stata interessante e coerente con il proprio pecorso di studi. Interessante ma non coerente per il 31%, inutile per il 9% del campione. 

Tra le professioni o i settori più attraenti per gli studenti intervistati, il 33% mette al primo posto la ricerca, il 29,7% la comunicazione, il 27,7% la sanità e il 22,6% il settore industriale e manifatturiero. Il lavoro negli uffici pubblici si attesta appena al 5,6%, mentre l'agricoltura all'1,5%. Va meglio all'insegnamento (14%), così come al turismo (14,6%) e alla moda, architettura o design (22%). 

"Non c'è proporzione tra le aspirazioni dei ragazzi e la reale capacità di assorbimento della forza lavoro", spiega Tucci: "Manca una visione più correlata tra domanda e offerta. In questo la scuola deve fare di più per orientare i giovani verso le reali opportunità di lavoro". Da sottolineare poi la voglia di lavorare nel turismo e nel design, che va di pari passo con la crescente attrattività della città di Milano nel mondo.

Piedi per terra, infine, sulle difficoltà nella ricerca di un lavoro dopo gli studi: se ne rende conto il 61% degli intervistati. Secondo i quali, comunque, conteranno anzitutto i meriti e le capacità dei singoli (46%), più che una preparazione scolastica ed universitaria di buon livello (27,4%) e le amicizie "influenti" (10%).

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