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Manovra, per Pisapia "è tsunami": "Ma non taglieremo servizi"

Il Comune non potrà contare su agevolazioni per municipi virtuosi. Tabacci: "Siamo millesimi in Lombardia, abbiamo la maglia nera". Ma Pisapia promette: "Nessun taglio ai servizi"

"Milano non è un comune virtuoso, anzi, in Lombardia è fra quelli con la maglia nera": l'assessore al Bilancio, Bruno Tabacci, in una conferenza stampa con il sindaco Giuliano Pisapia ha fatto un quadro della situazione, alla luce anche della nuova manovra del governo.

"Il governo ha creato uno tsunami" ha sintetizzato il sindaco aggiungendo che Palazzo Marino farà "di tutto per non tagliare i servizi ai cittadini. Ragioneremo su privatizzazioni, cessioni di quote e valuteremo la cessione di immobili".

La situazione non è facile e Milano non può contare nemmeno su possibili agevolazioni per i Comuni virtuosi, che non concorrono agli obiettivi del patto di stabilità ma hanno come unico obbligo quello di avere un saldo finanziario pari a zero. Il governo ha indicato alcuni criteri di virtuosità (come la spesa del personale sin base alla spesa corrente e l'autonomia finanziaria) per dividere i Comuni in quattro classi e Milano non è nella prima classe ma fra la terza e la quarta . "Fatta base cento - ha spiegato Tabacci - Milano è a 20. In Lombardia è intorno al millesimo posto. Ci considerano un comune che ha la maglia nera".

"Noi siamo sereni - ha aggiunto Tabacci -. La nostra manovra di luglio era pertinente". Con quella il Comune ha fatto una serie di risparmi per oltre 20 milioni, previsto l'aumento del biglietto dei mezzi pubblici da 1 euro a 1,5 euro e introdotto un'addizionale Irpef dello 0,2%. La finanziaria del governo, comunque, ha sbloccato completamente l'addizionale Irpef che può andare anche sopra lo 0,4%. Una possibilità che comunque non è allo studio per il 2011, come non lo sono aumenti di rette e tariffe. Prima di qualsiasi cosa, il Comune farà una spending revue, cioé un'analisi di tutti i capitoli di spesa in modo da capire su cosa può risparmiare. E a settembre ci sarà anche un seminario con gli assessori. "Noi - ha proseguito il sindaco - difenderemo con tutte le forze la qualità e la quantità dei servizi".

Su privatizzazioni e cessioni di quote si parla soprattutto di Serenissima, Milano Serravalle e Sea, la società che gestisce gli aeroporti milanesi. Nel caso delle ultime due, il Comune sta vedendo se è possibile trovare un accordo con la Provincia per rendere le quote più appetibili sul mercato dato che Palazzo Isimbardi ha la maggioranza della Serravalle (di cui il Comune ha circa il 15%) e ha circa il 15% della Sea di cui il principale azionista è Palazzo Marino. C'é poi la questione degli immobili: i fondi immobiliari del Comune dove edifici appetibili per il mercato sono stati messi insieme ad altri non interessanti e "per valutazioni erronee - ha sottolineato il sindaco - alla fine si è bloccato tutto per tre o quattro anni". Secondo Pisapia si potrebbe pensare a vendite non in blocco. E anche alla vendita degli immobili 'dimenticati', cioé quelli di cui non si sapeva nulla come ad esempio una villa Recco (Genova) di cui il Comune si è scoperto proprietario. (ansa)

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