AirBnb riscuoterà online tassa di soggiorno a Milano: 1,5 milioni di introiti
Lo ha annunciato il sindaco Beppe Sala
A Milano Airbnb, portale internazionale di affitti case, riscuoterà direttamente online la tassa di soggiorno per conto del Comune. Il sindaco Giuseppe Sala, nelle scorse ore, a margine del convegno dei giovani di Confindustria a Rapallo, ha spiegato che si tratta di "una cosa che avverrà anche a Milano, ci mancano un paio di settimane di lavoro, prevedo un annuncio simile a inizio mese".
Secondo le proiezioni degli albergatori di Atr, l'associazione di categoria che fa capo a Confesercenti - e che a Airbnb fa la guerra - sul piatto ci sono 1,5 milioni di euro che Milano potrebbe incassare dalla tassa di soggiorno. Ed era stata Federalberghi invece a contare in città 13.200 "strutture turistiche abusive", 6mila delle quali gestite da donne (secondo un rapporto firmato Airbnb).
Per Sala "l'idea è di aggiungere anche altre iniziative. Un'iniziativa intelligente che stanno facendo e voglio rilanciare è quella di ospitare gratuitamente i parenti dei malati degli ospedali milanese, Airbnb deve dimostrare di avere voglia di fare anche queste cose". A Genova, il gigante della sharing economy si è impegnato ad applicare, riscuotere e versare la tassa di soggiorno per conto dei propri host a partire dal primo agosto.
Ad aprile (con la Design Week) Milano ha registrato lo sbarco di 531mila turisti che si sono fermati per almeno una notte: sono quasi il 14% in più di arrivi rispetto allo stesso periodo di un anno fa. La stessa percentuale di incremento complessivo (il 14,2) nei primi quattro mesi del 2017.