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Turismo, la proposta: prezzi "fissi" per gli hotel nel 2016

L'idea dell'assessore D'Alfonso contro l'eccessiva oscillazione dei prezzi che dà l'immagine di una città "troppo cara"

Più turisti a Milano: +21% in quattro anni. E c'è anche l'effetto Expo, se - dai dati del comune di Milano - gli stranieri in città sono cresciuti rispetto al 2014. Ora c'è da garantire la cosiddetta "onda lunga", ovvero mantenere numeri alti per il dopo espoisizione. Milano è percepita come una destinazione "top" ma "cara", ha spiegato l'assessore al turismo Franco D'Alfonso, secondo cui il vero punto critico è il costo degli hotel troppo oscillante a seconda degli eventi.

Da sempre, infatti, "alta" e "bassa" stagione a Milano sono sinonimi di eventi e non di stagioni climatiche. D'Alfonso vuole parlare con le associazioni delle strutture ricettive per trovare una soluzione, che potrebbe essere una specie di "prezzo standard" per le notti dei wweekend, da fissare per tutto il 2016, naturalmente garantendo una serie di eventi in città. 

L'oscillazione dei prezzi, in regime di libero mercato, può anche giocare bruttii scherzi. Ad esempio, la prima settimana di maggio (che è la prima di Expo) i prezzi degli alberghi erano cresciuti di quasi l'80%. Risultato, i turisti erano andati a dormire nei b&b, negli appartamenti privati o anche in hotel lontani. L'instabilità delle tariffe, secondo D'Alfonso, non solo "non paga", ma rischia di dare una immagine negativa della città, come di una meta troppo cara e troppo "imprevedibile" sul fronte del costo degli hotel. 

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