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El mercatel su la "Martesana"...

Milano risponde al tempo che passa proponendo mercatini che riaffiorano dal passato, una gita sotto porta per riscoprire un antico che risveglia la nostalgia del... "Milanes".

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

L'autunno è inoltrato a Milano, il tempo continua con le sue incomprensioni ma la mancanza che questi giorni di rimembranze risveglia in noi e la vicinanza del Natale fanno si che queste giornate abbiano un sapore dolce amaro come il tempo che fu. La malinconia è un sentimento che riaffiora anche solo con un odore, un volto, un oggetto, un vecchio disco o uno sgualcito edito del 77 di Editori Riuniti... L'arrivo al naviglio della Martesana è sempre poesia, sono angoli ove il tempo si è fermato, i ricordi, per chi come me li ha sempre vissuti, sono una sensazione di vita che scorre come l'acqua del rio milanese e in questo momento "il mercatel su la Martesana" rievoca un passato carico di tradizioni, di speranze e di bellezze che non riusciamo proprio a dimenticare. No, non riusciamo a rinnegare ciò che siamo in virtù di una crescita illusoria globale e confusionaria nel suo caos, l'opposto di ciò che vuole esprimere un semplice mercatino con le sue storie fatte di persone che rievocano ciò che siamo. Un vecchio tram addibito a trattoria bar funge da cornice al mercatel in preparazione, io inizio a curiosare, guardo e vedo, ovviamente il fium de Milan che el và, scorre e lè un bel vedè, alcuni pescatori e... Le bancarelle. La prima sciura l'è timida ma i suoi preziosi rapiscono subito la mia curiosità, tanti piccoli oggetti fatti di scatole e scatoline, monili antichi che... Ma guarda "il giornalino", un fumetto raro, in via di estinzione quanto la nostra fumettistica che in questo luogo risplende con collane di Tex Willer dell'indiscusso maestro Bonelli, ma al suo fianco cosa vedo, un' arzilla signora ove le rughe del suo volto determinano la sua storia e ai suoi piedi il suo "tesoro". Un bauletto-scatola contenente diverse monete antiche, alcune forse anche rare dice la sciura Pina che mi inizia a raccontare di un'altra scatola, la apre e mostra orgogliosa un altro tesoro: è un gadget che si riceveva nei voli di prima classe con l'alitalia composto da spazzolino, pettine, penna e altro occorrente, mi domandava se anche ai giorni nostri la prima classe aerea riservasse... "No, sciura Pina non riserva più, l'Italia svende tutto oramai! Sono chiacchere che fanno bene al cuore e poco più avanti incontro chi mi ero promesso di lasciare per ultimo, il vecchio libraio, domando: un buon libro che mi rievochi un minimo di passato, non so inerente al 70, anni 80, cosa mi consigli? Mi guarda, mi scruta, il mio abbigliamento non gli permette di intuire che persona io sia, il nero poi gli consente di azzardare: "ho un bel libro sul duce se ti interessa, sei mica fascista? Ho un buon libro ma non so, cosa fai nella vita, cosa pensi"? "Faccio diverse cose, chissà cosa non faccio, una di queste è scrivere... Il duce... Credo che il caro vecchio duce sia stato un criminale di guerra, questo penso". Mi guarda... "Per ciò che hai appena detto te lo dovrei regalare un libro, ma dove l'hai trovato questo attrezzo?": Rivolgendosi alla mia Eleonora. Giù a ridere, un conversare da vecchi... "Amici". "L'ho visto, e ho scelto, questo è un buon libro e forse è ciò che cercavo". "Un corsaro del nostro tempo, hai ragione è un buon libro ed è anche raro come edizione, te lo lascio a 5€ se non è un problema"? Caro vecchio libraio, nessun problema anzi se con 10€ me ne consigli un altro sono ancora più soddisfatto... Io e la Ely ci incamminiamo, mano nella mano con i miei due libri e come per magia oggi Milano mi regala, anche solo per un attimo, ciò che resta del mio passato.

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