"C'era un'orchestra ad Auschwitz": il 26 gennaio alla Casa della Memoria, gratis
C'era un'orchestra ad Auschwitz, in occasione della Giornata della Memoria, va in scena alla Casa della Memoria venerdì 26 gennaio.
La rappresentazione racconta la storia di Fania Fenélon e Alma Rosé, due ebree deportate nel campo di concentramento di Auschwitz. La prima, che sapeva cantare e suonare il pianoforte, entrò a far parte dell’orchestra femminile del lager, l’unica che sia mai esistita in tutti i campi di concentramento nazisti, che aveva il compito di accompagnare le altre prigioniere al lavoro e suonare per gli ufficiali SS. La seconda, eccezionale violinista nipote di Gustav Mahler, era direttrice dell'orchestra stessa.
Le due donne vivono diversamente il rapporto con la musica: per Fania suonare è un mezzo per sopravvivere e sopravvivere è testimoniare; mentre per Alma la musica è un fine, il fine su cui ha costruito la propria identità. La loro musica pone domande assolutamente attuali sul rapporto fra arte e vita.
Il diario di Fania guida gli spettatori attraverso la vita nel campo di concentromento, dove il repertorio delle due artiste era in grado di commuovere quegli stessi ufficiali tedeschi che poi mandavano i prigionieri nelle camere a gas.