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Martedì, 16 Aprile 2024
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La musica della Filarmonica nei cortili della città: 24 "mini" concerti in tre giorni

Otto formazioni in altrettante location in centro e in periferia. Così la musica dal vivo prova a ripartire

Non sarà come l'ormai tradizionale concerto d'inizio estate in piazza del Duomo, che non è stato organizzato per le regole del lockdown, ma l'orchestra Filarmonica del Teatro alla Scala non ha rinunciato a portare la musica all'aperto, in città, in formato "ridotto" ma senza rinunciare alla grande arte e allo spettacolo ai massimi livelli. Così, durante il weekend del 26-27-28 giugno, otto formazioni della Filarmonica hanno suonato in altrettante location, alternandosi, per un totale di ventiquattro concerti, tutti alle 19.30, con un live streaming al giorno sulla pagina Facebook dell'orchestra.

I concerti, tutti gratuiti, sono riservati a circa sessanta persone e i posti sono prenotabili online. Le location sono tutte suggestive e/o simboliche: dal Chiostro dell'Università Statale al magniifico cortile della Casa degli Atellani (che ospita la vigna di Leonardo da Vinci), dal Chiostro delle Umiliate di via Cappuccio a quello della Certosa di Garegnano; e poi il cortile dei Salesiani di via Copernco, il parco di Villa Litta ad Affori, la Casa Enzo Jannacci in zona Brenta e Mare Culturale Urbano a San Siro. 

Le formazioni vanno da varie "ensemble" di archi con fiati e solisti al trio arpa-flauto-viola, dagli ottoni ai fiati. E c'è anche un programma dedicato interamente a Mozart. Milano dopo il lockdown inizia così a "riassaggiare" la musica dal vivo, al chiuso (lodevole e ottimamente riuscito l'esperimento della Società dei Concerti al Conservatorio, con due doppi appuntamenti) e all'aperto, sia con la Filarmonica sia con altre iniziative come quella che ha portato l'arpista Ambra Canevari a suonare il suo strumento all'alba di domenica 28, al Parco Nord. 

Per i grandi concerti è ancora presto: sono in vigore le limitazioni di capienza (mille persone all'aperto, duecento al chiuso) che di fatto impediscono eventi dal vivo di un certo peso, perché sarebbero antieconomici, ma intanto la musica è ufficialmente ripartita, anche se a piccole dosi. Piccole? Ascoltare i Maestri della Scala suonare nei cortili della città non è poi così poco.

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