David Amram in concerto al Teatro Manzoni il 28 febbraio
Si farebbe prima a dire con chi non ha collaborato David Amram, piuttosto che elencare integralmente le collaborazioni e le incisioni (Kenny Dorham, Curtis Fuller, Hampton Hawes, Oscar Pettiford, Hannibal Marvin Peterson, Betty Carter, Thomas Chapin, Lionel Hampton) e le amicizie e i legami artistici accumulati in decenni di creatività e di concertismo al più alto livello da questo compositore, cornista, pianista e figura di spicco in tutta la vita concertistica americana, equamente diviso fra musica accademica e l’improvvisazione jazzistica più onnivora e disinibita: Dizzy Gillespie, Lionel Hampton, Willie Nelson, Langston Hughes, Charles Mingus, Pepper Adams, Leonard Bernstein, Sir James Galway, Tito Puente, Mary Lou Williams, Arthur Miller, Arturo Sandoval, Stan Getz, Pete Seeger, Elia Kazan, Christopher Plummer, Ingrid Bergman, Odetta, Dustin Hoffman, Steve Allen, Machito, Earl "Fatha" Hines, Allen Ginsberg, Nina Simone, Gregory Corso, Bob Dylan, Steve Goodman, Gerry Mulligan, Sonny Rollins, Johnny Depp, Levon Helm, Betty Carter, Jack Kerouac, Charlie Parker, Thelonious Monk, Dimitri Mitropoulos, Miles Davis, Aaron Copland, Paquito D’Rivera, Gunther Schuller, Jackson Pollock, Joan Mitchell, Willem de Kooning, Franz Kline. Per la prima volta a Milano, questo artista straordinario (che celebrerà quest’anno il suo 85.mo genetliaco), che ha letteralmente fatto la Storia della musica, si presenta a capo di un quintetto di cui fa parte anche il celebre sassofonista Jerry Dodgion, artista che ha fatto parte di formazioni orchestrali come la Thad Jones-Mel Lewis Big Band, la Count Basie Orchestra, la Gerald Wilson Orchestra e che ha collaborato con artisti quali Oliver Nelson, Duke Pearson, Chico O'Farrill, Lalo Schifrin, Yusef Lateef, Benny Carter, Red Norvo, Frank Sinatra, Tadd Dameron, Herbie Hancock, Charlie Mariano