Doppia firma 2018 - Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato
Milano, febbraio 2018 – In occasione dell’edizione 2018 del Salone del Mobile, la Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship è lieta di presentare la terza edizione di Doppia Firma. Dialoghi tra pensiero progettuale e alto artigianato, un progetto di Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte sviluppato con Living, il magazine di interiors, design e lifestyle del Corriere della Sera.
Doppia Firma è un progetto che unisce l’innovazione del design alla tradizione dei grandi maestri d’arte italiani. La finalità è quella di dare vita a una collezione unica (13 opere) di oggetti originali, frutto dello scambio creativo tra un designer e un artigiano, o una piccola impresa dal cuore artigianale: opere inedite che nascono dalla fertilizzazione reciproca tra una cultura del progetto aperta alla contemporaneità e un saper fare che sia espressione autentica del territorio.
La nuova edizione pone in dialogo designer internazionali e maestri d’arte del territorio di Venezia e del Veneto. Una scelta che va in una direzione precisa: dare vita a progetti imprevedibili, anche grazie al confronto tra codici culturali talvolta diversi e distanti, ma anche anticipare la grande esposizione Homo Faber. Crafting a more human future, che Michelangelo Foundation (in partnership con Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte, Fondazione Giorgio Cini, Fondation Bettencourt Schueller e Museo del Design della Triennale di Milano), sta organizzando proprio a Venezia, presso i suggestivi spazi della Fondazione Giorgio Cini, dal 14 al 30 settembre 2018.
Un’anticipazione che rende omaggio al territorio veneziano e veneto, ricco di altissime artigianalità e da sempre aperto a fertili scambi internazionali. Doppia Firma, dopo il Salone del Mobile, verrà dunque riallestita presso la Sala Barbantini della Fondazione Giorgio Cini, e sarà una delle 16 esposizioni di Homo Faber dedicate all’eccellenza dei mestieri d’arte europei contemporanei che occuperanno i diversi spazi della Fondazione, dal Cenacolo Palladiano alla Biblioteca del Longhena (www.homofaberevent.com).
Anche per il 2018 i materiali e le tecniche su cui la progettualità dei designer e la manualità d’eccezione degli artigiani si sono incontrati, in occasione di Doppia Firma, sono numerosi: vetro, ceramica, porcellana, marmo e foglia d’oro, legno, merletto, broccato, argento, ma anche serigrafia e filatura, per arrivare a nuove interpretazioni della maschera veneziana e all’invenzione di un nuovo carattere tipografico. Il progetto mira a estendere le possibilità espressive dell’artigiano, aiutandolo a comprendere quali nuove dimensioni possano essere esplorate, e offre ai designer la possibilità di lavorare con tecniche, materiali e pratiche suggestive.
Di ogni oggetto vengono presentati gli artefici e illustrate (con foto e video) le fasi di genesi, offrendo una chiara indicazione in merito all’autorialità: da qui il tema della “doppia firma”, che genera valore per entrambi i protagonisti.
Gli oggetti, vere icone narrative create ad hoc per il Salone, vengono esposti in un luogo molto speciale, aperto al pubblico in occasione del Salone: la Villa Mozart, sede della Maison di alta gioielleria Giampiero Bodino. Scenografico scrigno degli anni Trenta nel cuore della città, e atelier creativo del designer e artista Giampiero Bodino (anch’egli presente in Doppia Firma, con una serie di serigrafie inspirate all’Elogio della Mano di Henri Focillon), la Villa ospita eccezionalmente questo progetto nella magnifica suite dei saloni al piano terra: un gioiello architettonico che costituirà anche una piacevole scoperta per il pubblico milanese e internazionale.
Grazie all’expertise dei partner nei domini del design e dell’alto artigianato sono stati promossi 13 straordinari sodalizi creativi. Designer e artigiani si sono incontrati e hanno condiviso un percorso comune, tra idee e saper fare, con reciproco rispetto e ricerca di una sintonia profonda e fertile. Nel nome dell’eccellenza.
I designer e i maestri d’arte di Doppia Firma 2018
1. David & Nicolas (Libano) e Giorgio Morelato della Morelato (Salizzole), legno intarsiato
2. De Allegri / Fogale (Regno Unito) e Andrea Zilio della Vetreria Anfora (Murano), vetro soffiato
3. Erik Spiekermann (Germania) e Silvio Antiga delle Grafiche Antiga (Treviso), tipografia e stampa d’arte
4. Giampiero Bodino (Italia) e Gianpaolo Fallani (Venezia), serigrafia
5. Ini Archibong (Svizzera) e Michele Bocchese del Maglificio Miles (Vicenza), filatura e tricot
6. Kiki van Eijk (Olanda) e Marino Menegazzo di Mario Berta Battiloro (Venezia), marmo e foglia d’oro
7. Inma Bermudez (Spagna) e Giovanni Battista Fatigati di Este Ceramiche e Porcellane (Este), porcellana
8. Nathalie Dupasquier (Francia) ed Emanuele Bevilacqua della Tessitura Luigi Bevilacqua (Venezia), broccato
9. India Mahdavi (Francia) e Lucia Costantini (Burano), merletto
10. Pepa Reverter (Spagna) e Luigi Bertolin delle Ceramiche Artistiche 3B (Nove), ceramica
11. Philippe Tabet (Francia) e Sergio Boldrin della Bottega dei Mascareri, maschere veneziane
12. Serena Confalonieri (Italia) e la Scuola del Vetro Abate Zanetti (Murano), mosaico in vetro
13. Studio Swine (Regno Unito) e Giampaolo Babetto (Padova), argento
Alessandra Salaris, affermata interior stylist, coordina il progetto; lo Studio Salaris segue inoltre l’allestimento della mostra presso la Villa Mozart.
Laila Pozzo, fotografa milanese specializzata in ritratti e ambienti legati al lavoro artigiano di eccellenza, documenterà il progetto e i suoi artefici, con scatti effettuati presso gli atelier dei maestri artigiani.
Sono previste la realizzazione di un video (a cura di Emanuele Zamponi) e la stampa di un catalogo in lingua inglese, che sarà omaggiato a tutti i visitatori.
I promotori
Michelangelo Foundation for Creativity and Craftsmanship è una Fondazione privata internazionale, con sede a Ginevra, nata per preservare, promuovere e sostenere i mestieri d’arte, per assicurarne l’avvenire e rinforzare i legami con il mondo del design. Realtà unica nel panorama internazionale dei mestieri d’arte, trascende frontiere e culture e crea un network dinamico per stimolare, attraverso il dialogo e le sinergie, idee, scambi e nuovi progetti. Si propone di svolgere la propria azione laddove confluiscono i mondi dell’alto artigianato e del design, dando vita a un dialogo vivace e fecondo. Ha per mission la creazione di reti, la realizzazione di programmi di comunicazione ed eventi, iniziative di educazione e formazione, progetti ed esperimenti concreti che possano creare posti di lavoro e sostenere lo sviluppo economico dell’artigianato di eccellenza.
www.michelangelofoundation.org
Fondazione Cologni dei Mestieri d’Arte è un’istituzione privata non profit, nata a Milano nel 1995 per volontà di Franco Cologni. Promuove iniziative culturali, scientifiche e divulgative per la tutela e diffusione dei mestieri d’arte. Con le collane editoriali «Mestieri d’Arte» e «Ricerche» (Marsilio Editori), si propone di ricostruire storicamente la realtà di queste attività di eccellenza fino ai giorni nostri. Con il Gruppo Swan realizza il magazine «Mestieri d’Arte & Design». Attraverso i tirocini formativi del progetto «Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di Eccellenza» sostiene la formazione dei giovani nell’alto artigianato.
www.fondazionecologni.it
Living è il magazine di interiors, design e lifestyle del Corriere della Sera. Mensile cartaceo, digital edition, sito web e una riconosciuta presenza sui principali social network fanno di Living il primo sistema verticale di arredamento in Italia. Dedicato ai nuovi modi di vivere gli spazi domestici, il mensile RCS diretto da Francesca Taroni parte dalla casa e coinvolge quanto le ruota intorno: food, arte, moda, green. La speciale attenzione alle eccellenze del Made in Italy, lo sguardo internazionale e una forte vocazione all’informazione di servizio sono i cardini del sistema Living che si riflettono in ogni sua pagina e in ogni suo progetto.
www.living.corriere.it
Uno speciale ringraziamento a:
www.giampierobodino.com