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"Elle come finestra": Marco Memeo espone le sue opere nell'auditorium “Piero Calamandrei"

Il vernissage – aperto al pubblico – si terrà giovedì 19 ottobre alle ore 18.30. Seguirà un cocktail. Sarà presente l’artista

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Facciate di palazzi, finestre, lampioni, cartelli stradali: Il paesaggio urbano è il terreno d’indagine e la fonte inesauribile d’ispirazione di Marco Memeo. Aldilà del ruolo puramente funzionale, la città entra in rapporto estetico con chi non la vive soltanto distrattamente e ciascun dettaglio è lì a raccontare qualcosa e a procurare all’osservatore uno spazio di riflessione e fantasia. 60 opere ad acquarello e olio su tela dell’artista torinese, diplomatosi all’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino, compongono la personale che La Scala Studio Legale e la sua Toogood Society – fondata nel 2013 per avviare un progetto di formazione culturale – ospitano dal 20 ottobre 2017 nell’Auditorium “Piero Calamandrei” (via Correggio 43, Milano). Il vernissage – aperto al pubblico – si terrà giovedì 19 ottobre alle ore 18.30. Seguirà un cocktail. Sarà presente l’artista. “Considero l’Arte un linguaggio universale, ma che può e deve raccontare la storia del particolare, del singolo, alla ricerca di un terreno di confronto con tutto ciò che lo circonda e lo condiziona” - ha spiegato l’artista -“eLLe come finestra” rimanda alla mia tensione, attraverso la pittura, per arrivare il più possibile ad una lettura coinvolgente del mondo”. In un passo del testo introduttivo al catalogo, Olga Gambari lo descrive molto bene: “I suoi scorci di città sono evoluti in una pittura altamente simbolica, declinata con un alfabeto rarefatto ed esoterico”. Marco Memeo ha aggiunto: “Avevo già in passato intitolato una mia serie di lavori “AbiCittà”, giocando con l'alfabeto e sottolineando come tutto ciò che ci circonda è un insieme di elementi che significano altro se isolati e ricomposti o più semplicemente VISTI per quello che sono. Tutto è linguaggio, ma quando vediamo VERAMENTE, non riusciamo più a nominare una cosa per quello che la consuetudine ci ha abituato: diventa altro, diventa viva, cangiante. La pittura può arricchire molto in questo senso”. “Con Marco Memeo abbiamo una lunga consuetudine. Era giovanissimo quando lo Studio iniziò la sua piccola collezione, proprio con un suo quadro. Acquistammo una delle sue prime, rarefatte immagini urbane, che ancora oggi Marco sintetizza e riduce a strisce, campiture, linee essenziali. Fummo molto impressionati da questa sua capacità – che ancora oggi mi pare la cifra prevalente del suo segno – di accompagnare chi guarda le sue opere, quasi senza strappi, dal figurativo all’ astratto.” ha scritto nella premessa del catalogo Giuseppe La Scala, Senior Partner di La Scala Studio Legale. L’artista ha progettato un’opera collettiva che verrà realizzata dai partecipanti nel corso del vernissage. I partecipanti all'inaugurazione saranno omaggiati di una copia del catalogo della mostra. La mostra sarà aperta al pubblico da venerdì 20 ottobre a giovedì 30 novembre 2017, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 18.00.

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