Strage in locale gay a Orlando: fiaccolata al consolato americano
Fiaccolata serale, alle otto di lunedì 13 giugno, davanti al consolato degli Stati Uniti a Milano, per commemorare le cinquanta vittime della strage di Orlando (Florida). L'appuntamento è in largo Donegani (M3 Turati). Gli organizzatori hanno invitato i partecipanti a portare con sé una candela ed un bicchiere di plastica.
Si è trattato della strage con il bilancio più drammatico nella storia degli Stati Uniti. Nella notte tra l'11 e il 12 giugno, un uomo di nazionalità americana figlio di afghani, identificato come Omar Mateen, armato con un fucile d'assalto del tutto simile a quello usato per la strage di San Bernardino (California), si è introdotto all'interno del Pulse, un locale gay della città della Florida (nella foto: la polizia).
L'Isis ha rivendicato la strage, affermando che Omar Mateen era un loro miliziano e simpatizzante. Ma il padre (sospettato, a sua volta, di simpatie per i talebani) e l'ex moglie "derubricano" il possibile movente. Per il padre, in particolare, Omar Mateen sarebbe rimasto scandalizzato vedendo due uomini mentre si baciavano. Per l'ex moglie si tratterebbe di un soggetto "mentalmente instabile" e "malato", oltre che abitualmente violento. Le teste di cuoio Usa lo hanno ucciso nel controassalto al locale.