Fuorisalone e l'aperitivo itinerante senza spendere un euro
Ha preso il via al Fuorisalone: migliaia di persone hanno assaltato gli atelier per immortalare, e postare sul profilo facebook, gli oggetti dalle belle forme, ma è anche caccia al freedrink
Affamati, ma non di design. Questi, oltre i tanti addetti ai lavori, sono i visitatori del Fuorsialone milanese. Neanche la pioggia li ha fermati: macchina fotografica al collo, ombrello in una mano e drink nell'altra.
Lampadari, librerie, rastrelliere con biciclette (rigorosamente fixed) si mostrano al mondo negli atelier. Milano per sette giorni diventa la capitale mondiale delle forme ricercate. Tutti gli oggetti di casa vengono rivisiti da designer. I visitatori entrano, danno un occhio alle opere esposte, e poi si fiondano sui buffet o danno la caccia al freedrink. Qualcuno, per semplificare la vita e mangiare più possibile "a ufa" — per dirlo in milanese stretto — ha creato una mappa con tutti gli eventi gratuiti.
Al Fuorisalone, se si è bravi, si può organizzare un aperitivo itinerante per Milano senza spendere un euro, tranne quelli per la metropolitana. Si parte con un qualche stuzzichino negli atelier, ci si sposta per via Tortona sorseggiando una Redbull, gentilmente offerta da una signorina che ci dice: "È una nuova versione, pensata apposta per la clientela italiana. È rossa!". Lasciando via Tortona, sul ponte che porta a Porta Genova possiamo scroccare il digestivo Brioschi, nel caso non si digerisse qualche stuzzichino. Il caffé? Lo troviamo in Statale, tra le tante e blasonate installazioni.
Il Fuorisalone è anche questo. Qualcosa a cui bisogna partecipare: ci si deve andare almeno un giorno per dire "Io ci sono stato. Bello!". Degli oggetti visti resta qualche scatto, fatto con la reflex o con lo smartphone, subito modificato con qualche filtro, e postato sulla propria bacheca di Facebook. Insomma, l'arte c'è, ma purtroppo non è in primo piano.
