Gianni Del Savio presenta Wilson Pickett
L'omaggio a una delle più belle e intense voci di sempre sarà il tema centrale della retrospettiva dedicata a Wilson Pickett da Gianni Del Savio a Zig Zag, San Donato Milanese (via Libertà 10, telefono 02/5272125), sabato 13 febbraio 2016, a partire dalle ore 17. Perfetto esempio di voce e stile, l'impressionanteshouting, derivati dal gospel e prestati al soul e al rhythm & blues, Wilson Pickett, nasce in Alabama nel 1941, dove, nella più classica delle storie sudiste, lavora anche nei campi di cotone.
A metà degli anni Cinquanta si trasferisce a Detroit, dove frequenta il circuito gospel, con particolare riferimento a Julius Cheeks, dei Sensational Nightingales. Nel 1960 si unisce ai Falcons coi quali rimane per un paio d'anni. Poi prevale la sua personalità di leader e inizia la carriera solistica: porta un demotape a Jerry Wexler, boss della newyorkese Atlantic. Il brano piace ma non viene affidato a lui, bensì a Solomon Burke. Pickett approda a un'altra etichetta, poi Wexler ci ripensa e lo richiama. Inizialmente non brilla più di tanto. Chiede di andare a registrare a Memphis, alla Stax, da dove arrivano i dischi di Otis Redding.
Lì trova anche Steve Cropper, chitarrista col quale nel 1965 firma e incide il suo primo grande classico: In The Midnight Hour. Ne seguono altri, fino a che qualcosa si rompe tra lui e il team memphisiano (Wilson è soprannominato "wicked": cattivo, maligno). La scoperta degli studi Fame di Muscle Shoals (Alabama…) coinvolge anche la leggendaria Atlantic, che approda là proprio con lui. A partire da Land of 1000 Dances, vari i gioielli e qualche capolavoro: Something You Got,Mustang Sally, Funky Broadway. Belle cose arrivano pure da altri studi, ma alla fine del decennio è di nuovo a Muscle Shoals, per cover quali Hey Jude, dove trova anche Duane Allman alla slide, e poi Hey Joe.
Negli anni Settanta per la black music cambia il clima, e dopo alcune altre buone incisioni, lascia l'Atlantic, proseguendo con un'apprezzabile carriera discografica. Mantiene un'alto livello di performer, in numerosi concerti, in Africa, in Giappone (prezioso è il "live"), anche in Italia. Ci ha salutato dieci anni fa, in gennaio. Gianni Del Savio, tra i più importanti esperti di musica afroamericana, è redattore del Buscadero e sta lavorando a una biografia di Nina Simone, la cui pubblicazione è prevista nel corso di quest'anno. L'incontro è libero e gratuito, con degustazione enologica finale, si raccomanda la puntualità.