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Il nome della notte

Un noir che racconta l'Italia di oggi

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Martedì 3 aprile 2018 alle ore 18 Biblioteca Sormani - Sala del Grechetto (Via Francesco Sforza, 7 - Milano) Marco Speciale presenta il suo nuovo romanzo “Il nome della notte” (ExCogita). Lo accompagna Luciana Bianciardi, direttrice della casa editrice ExCogita, figlia del grande Luciano autore de “La vita agra”. Annus horribilis per la regale Monza. Muore una prostituta di colore, atrocemente straziata. Le indagini, che appaiono subito difficili, sono ulteriormente complicate dalla comparsa di un misterioso gruppo xenofobo. Anche le mafie nostrane e d’importazione non stanno a guardare, non tollerando intromissioni nei loro traffici. Sarà un anomalo vice questore, privo di traversie sentimentali e innamorato della propria famiglia, a provare a riannodare i fili dell’intricata vicenda dai forti risvolti mediatici. Un’affascinante pm gioca in proprio: risolvere la partita può avere i suoi vantaggi. E c’è chi soffia sul fuoco della rabbia sociale. Ma forse tutto nasce sul ciglio di una strada, mentre la notte, sempre uguale a se stessa, non lascia spazio ad alcuna speranza. La conclusione giungerà inattesa, chiudendo il cerchio degli eventi proprio all’ultima riga. Marco Speciale nasce a Milano nel 1963. Durante gli anni dell’università, collabora con riviste e giornali della piccola editoria, una vera palestra. Partecipa con racconti e poesie ad alcuni concorsi letterari, ottenendo pubblicazioni in antologie e alcuni piccoli successi. Il suo lavoro di educatore, però, finisce per assorbirlo totalmente, al punto da arrestarne il percorso di scrittura. Nel 1993 si trasferisce a Monza. Nel 2015, dopo una grave malattia, riprende la sua antica passione con nuova consapevolezza. È finalista al concorso Racconti d’estate, promosso dal MUST di Vimercate e dal settimanale “Il Cittadino”. Vince il concorso Giallomilanese 2015 con il racconto “La scomparsa della verità”, ispirato alla strage di Piazza Fontana. L’anno successivo viene pubblicato il suo romanzo d’esordio, Prima dei titoli di coda (ExCogita), che ottiene numerosi riconoscimenti, fra cui il Premio della critica al Premio Letterario Brianza. Sono sicuramente interessanti le motivazioni espresse dalla giuria di quest’ultimo Premio: “L’opera è nuova e originale: non manca l’eco della lezione di Pirandello nella rappresentazione della vita come teatro nella profondità dell’esame psicologico, nella descrizione del tragico in chiave comica; ma si deve all’autore la rielaborazione personale di questi temi con mano leggera, con attenzione alle problematiche attuali, con un’ironia sottile che scaturisce dal confronto tra realtà concreta e quotidiana e gli stereotipi che cercano invano di rappresentarla. L’originalità dei contenuti trova riscontro nella forma, nella raffinatezza della ricerca lessicale e delle figure retoriche, specialmente quelle più vicine alla vena umoristica che pervade la narrazione: il paradosso e l’iperbole.” Nel novembre 2017 il suo nuovo romanzo: Il nome della notte (ExCogita). Il libro, che può forse definirsi un noir (ma non solo), anticipa alcuni drammatici eventi legati alla cronaca recente.

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