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Inaugurazione mostra “super string theory” di Tai Ogawa

Nelle opere di Tai Ogawa ritroviamo uno studio che vuole ridefinire lo “spazio” pittorico secondo una nuova visione, anch’essa fondata sulla presenza di infiniti livelli o strati che si compongono simmetricamente sulle sue tele.Per l’occasione, il RAL Cocktail Bar che ospita la mostra propone un drink esclusivo e ispirato alla tradizione giapponese: Okinawa, un mix di sake, yuzu succo, rosmarino e soda.

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

La teoria delle super-stringhe è un tentativo, ancora in divenire, di spiegare seconda la fisica teorica il nostro universo conciliando la meccanica quantistica con la relatività generale. Si basa sul principio per cui la materia, la radiazione, lo spazio e il tempo siano la manifestazione di entità fisiche fondamentali chiamate stringhe, cercando di arrivare a formulare una “teoria del tutto”. Secondo la teoria delle super-stringhe, tutte le particelle e le forze fondamentali della natura sono considerate delle vibrazioni di diverse frequenze, di sottilissime corde supersimmetriche che si muovono nello spazio. Nelle opere di Tai Ogawa ritroviamo uno studio che vuole ridefinire lo “spazio” pittorico secondo una nuova visione, anch’essa fondata sulla presenza di infiniti livelli o strati che si compongono simmetricamente sulle sue tele. Tai, infatti, esplora le possibilità di creare un’espressione tridimensionale in uno spazio a due dimensioni. Il suo linguaggio visuale inedito nasce dalle sue memorie, fantasie ed esperienze quotidiane che entrano nel suo processo creativo per cercare di oltrepassare la piattezza della superficie bidimensionale. Il suo metodo di lavoro è distinto da una meticolosità e precisione unica con la quale compone, attraverso la vernice spray, i diversi strati dei suoi dipinti che appaiono attraverso un una continua composizione e scomposizione dell’immagine attuata con la tecnica del taping e della sottrazione di colore. I suoi dipinti sono composti da elementi tagliati che vanno a scoprire tutti i livelli del dipinto in un gioco simmetrico che ci porta verso un risultato ottico che dà profondità alla superficie, materializzando e trasportandoci in una nuova terza dimensione. Tai Ogawa (1981 Ibaraki, Japan) vive e lavora a Tokio dove da una decina d'anni espone i suoi lavori in gallerie e musei sia in Giappone che all’estero (New York, Miami, Karlsruhe). Le sue opere combinano gli opposti: immaginario punk e colori fluo, teneri omini e linee cinetiche super colorate, gif animate e tele giganti. (Luigi Triggiani) Per l’occasione, il RAL Cocktail Bar propone un drink esclusivo e ispirato alla tradizione giapponese: Okinawa, un mix di sake, yuzu succo, rosmarino e soda.

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