Una pedana vibrante e un'installazione musicale: arriva il festival d'arte per persone con disabilità sensoriali
Si chiama Ti invito a Fedora ed è la cinque giorni che fino al 7 dicembre porta alla Biblioteca Valvassori Peroni performance, arte e musica accessibili a un pubblico con difficoltà sensoriali.
Il festival
"Ti invito a Fedora - scrivono gli organizzatori - nasce con la volontà di raggiungere il più ampio pubblico possibile. Pensare a una platea 'allargata' ai ciechi e sordi non è stata dunque una limitazione, ma al contrario la spinta per la creazione artistica". Il nome dell'iniziativa, 'Fedora', viene da una delle 'Città Invisibili' di Calvino, è la città dei desideri, "il luogo dove ci piacerebbe vivere", precisa l'organizzazione.
Al centro dell'evento c'è l'installazione In utero, nata dalla collaborazione con il musicista, sound designer Tia Airoldi. L'opera si serve della tecnologia di una pedana sensoriale, in grado di trasformare i segnali sonori in vibrazioni percepite dal corpo, e quindi percepibili anche dai non udenti. In utero propone un'esperienza immersiva, durante la quale ogni spettatore potrà provare la sensazione di ritrovarsi come all'interno dell'utero materno.
In programma anche Aperisegno, un aperitivo speciale in lingua dei segni (venerdì 6 dicmebre alle 18), l'esposizione di bassorilievi tattili di Michela Concetti, e il concerto di Tia Airoldi (sempre venerdì alle 23), già fondatore della rock band The Please che in questa occasione, sfruttando le potenzialità della pedana sensoriale, proporrà una selezione di suoi brani.