L'abitare: psicologia, architettura e identità nello spazio urbano
La casa non è solo lo spazio in cui si svolge la vita domestica, ma il luogo in cui si concentrano momenti, conversazioni, vissuti ed esperienze che influenzano l’individuo a più livelli. L’abitazione è infatti lo specchio dell’identità personale, in cui ciascuno sente il bisogno di ritrovarsi e riconoscersi, ma anche il contesto in cui prende forma la relazione con l’ambiente circostante e gli altri membri della comunità.
Se abitare significa costruire e mantenere una costante interconnessione con il mondo, in un rapporto dinamico che assume una valenza fortemente simbolica e comunicativa, progettare una casa richiede la duplice consapevolezza di quanto e come l’abitazione possa influenzare il comportamento e il benessere della persona, e di quanto e come sia l’individuo a condizionare l’ambiente in cui vive.
L’architettura va perciò oltre il mero studio delle geometrie degli spazi, della loro funzione ed estetica, per intrecciarsi sempre più con la sociologia, l’antropologia e la psicologia.
Da queste premesse muove l'incontro "L'abitare: psicologia, architettura e identità nello spazio urbano", promosso dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia per approfondire l'evoluzione dell'abitare, allargando lo sguardo dalla casa al quartiere e, più in generale, allo spazio urbano.
Sulle sinergie tra psicologia e architettura, e i “precipitati” identitari e culturali di cui l’abitare tiene traccia, si confronteranno Stefano Boeri, architetto e presidente della Triennale di Milano, e Rosantonietta Scramaglia, sociologa e architetto dell'Università IULM di Milano, moderati da Alessandra Micalizzi, psicologa e consigliere dell'Ordine degli Psicologi della Lombardia. Interverrà Erika Samsa, graphic recorder.