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Legnano. Intercettazioni, il M5s chiede al difensore civico regionale di chiarire

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

“Le vicende giudiziarie a cui stiamo assistendo sono allarmanti. Qui non si parla più solo di coincidenze, gli intrecci politico affaristici potrebbero essere segnati da un unico filo conduttore”, così il Consigliere Regionale del M5S Gregorio Mammì in merito a quanto emerso dalle intercettazioni emerse nell’inchiesta “Piazza Pulita” che ha travolto il Comune di Legnano. Dai brogliacci, ora al vaglio della magistratura, emergerebbero dei contatti telefonici fra i componenti della giunta legnanese, ora agli arresti, il vicepremier Matteo Salvini e la coordinatrice regionale di Forza Italia, Mariastella Gelmini, che avrebbero individuato, nell’intervento del Difensore Civico Regionale Carlo Lio, l’espediente per evitare al Comune il Commissariamento. “Quando ho saputo, dopo le dimissioni in blocco dei Consiglieri Comunali, che il sindaco di Legnano Gianbattista Fratus aveva chiesto l’intervento del Difensore Civico Regionale affinché adottasse i provvedimenti necessari per procedere alla surroga di alcuni dimissionari, ho immediatamente scritto al Difensore regionale Lio per chiedere chiarimenti. Purtroppo, non ho mai ricevuto alcuna risposta dagli uffici dell’Organo deputato a garantire la trasparenza, la legalità e il buon andamento dell’Amministrazione nella nostra Regione; e, una volta venuto a conoscenza della nomina da parte di Lio di un “commissario ad acta” in surroga al primo consigliere dimissionario, non solo ho ritenuto il provvedimento altamente inopportuno ma ho percepito che qualcosa non tornava. In piena emergenza corruzione, nel bel mezzo di una nuova tangentopoli Lombarda che vede tra gli altri il Presidente della Regione Attilio Fontana indagato per abuso d’ufficio, emergono anche intercettazioni nelle quali risulterebbe plausibile l’intervento di importanti esponenti della Lega e di Forza Italia nello stratagemma di ricorrere al Difensore Civico Regionale per evitare il commissariamento del Comune di Legnano. In attesa dell’operato della magistratura, ho pertanto già inoltrato una specifica richiesta affinché il Difensore regionale Carlo Lio venga a riferire in Commissione circa i fatti emersi dall’inchiesta in atto”.

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