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Mostra fotografica Grandi Scuole Artigiane: a Milano dal 26 maggio

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

La regola del talento.

Mestieri d'arte. Il saper fare italiano

Fotografie di Laila Pozzo

CDI-Centro Diagnostico Italiano

Milano, via Saint Bon, 20

26 maggio - 31 ottobre 2015

Ingresso libero con orario: lun-ven 7-19 e sabato 7-18

Inaugurazione: martedì 26 maggio 2015 ore 19

Dal sodalizio tra Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte e CDI - Centro Diagnostico Italiano, con il sostegno di Fondazione Bracco, nasce questa esposizione fotografica di Laila Pozzo, che vuol essere un viaggio affascinante all'interno del saper fare di eccellenza nel nostro Paese.

La mostra si basa sul volume "La regola del talento. Mestieri d'arte e Scuole italiane di eccellenza" (Marsilio Editori, marzo 2014), un progetto di Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte, realizzato con il sostegno della Fondazione Deutsche Bank Italia.

"Nell'anno di EXPO abbiamo pensato di coniugare una delle eccellenze italiane, l'alto artigianato, con il nostro progetto Diventerò di Fondazione Bracco, portando a conoscenza di un pubblico vasto i talenti che continuano a essere tramandati ai giovani, a cui nelle sedi di gloriose scuole, oltre agli insegnamenti tecnici oggi spesso integrati da metodologie innovative, viene trasmessa anche la passione del "saper fare, elemento indispensabile della creazione artistica", dichiara Diana Bracco, Presidente Fondazione Bracco.

Per questo progetto si sono aperte per la prima volta le porte di alcune delle più importanti Scuole italiane di arti e mestieri, fiore all'occhiello della nostra offerta formativa. A questi istituti, che spesso vantano una storia secolare, è demandato il ruolo straordinario di tenere in vita e trasmettere un patrimonio assolutamente unico di competenze e saperi. Formare e sostenere le nuove generazioni di maestri d'arte significa promuovere e proteggere la grande tradizione italiana di cultura, bellezza e saper fare: una necessità oggi più che mai vitale anche per il nostro sistema economico e produttivo.

Queste Scuole ci appaiono, nel coinvolgente racconto che si snoda attraverso le splendide immagini inedite realizzate dalla fotografa milanese, non templi o santuari del sapere ma luoghi vivi, fucine in cui il talento si coniuga ogni giorno con la perizia manuale, la tradizione si rinnova e l'insegnamento passa attraverso l'esempio e la pratica laboratoriale, secondo la lezione sempre vitale della bottega rinascimentale, che qui rivive felicemente.

Spesso la tradizione si rinnova attraverso l'uso delle più avanzate tecnologie. Ne sono esempio le quattro grandi Scuole di restauro di alta formazione, a Roma, Firenze e Torino, che rappresentano un polo di eccellenza riconosciuto a livello internazionale e devono la loro autorevolezza anche all'avanzato livello tecnologico dei loro laboratori, alleati preziosi di un saper fare unico al mondo.

Ma la tradizione è vitale e in continua evoluzione in tutti i settori di attività cui le scuole presenti nel volume fanno riferimento: dal mosaico (Scuola Mosaicisti di Spilimbergo) al vetro (Scuola del Vetro di Murano) alla ceramica (con gli storici istituti d'arte di Faenza e Caltagirone); dall'oreficeria (Istituto d'Arte Pietro Selvatico di Padova) all'orologeria (Tarì Design School di Marcianise) all'incisione dei metalli (Scuola dell'arte della medaglia di Roma); dalla pelletteria (Alta Scuola di Pelletteria Italiana di Scandicci) alla calzatura (Politecnico Calzaturiero di Vigonza) alla sartoria (Scuola di Sartoria Nazareno Fonticoli di Penne); dai mestieri della scena teatrale (Accademia Teatro alla Scala di Milano) alla liuteria (Scuola Internazionale di Liuteria, Cremona), fino all'enogastronomia (Alma, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana a Colorno).

Lo sguardo lucido e poetico di Laila Pozzo ci racconta il valore dell'impegno e della dedizione, la quotidiana passione, l'intensità del rapporto fra maestri e allievi: nelle sue immagini rivive per noi tutta la bellezza del lavoro artigiano fatto a regola d'arte, in queste Scuole che rappresentano oggi più che mai il prezioso argine alla perdita definitiva degli antichi saperi della creatività italiana.

Ogni anno il CDI accoglie oltre 350.000 pazienti nelle 22 sedi e la mostra 'La regola del talento' e le precedenti esposizioni ospitate intendono aprire i suoi spazi a un pubblico ancora più ampio, avvicinandosi alla comunità con iniziative culturali di valore. Infatti, il CDI ritiene che anche la bellezza e la cultura siano parte di quel benessere e salute che secondo la sua mission il Centro si prefigge di promuovere.

La Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte è un'istituzione privata non profit, nata a Milano nel 1995 per volontà di Franco Cologni, che ne è il Presidente. Promuove una serie di iniziative culturali, scientifiche e divulgative per la tutela e diffusione dei mestieri d'arte. Con le collane editoriali «Mestieri d'Arte» e «Ricerche» (Marsilio), si propone di ricostruire storicamente la realtà di queste attività di eccellenza fino ai giorni nostri, guardando alla grande tradizione del savoir-faire italiano e insieme alle nuove declinazioni dell'artigianato contemporaneo. Con Carthusia pubblica la collana «Storietalentuose», nata per far conoscere e amare ai giovanissimi le professioni della grande tradizione artistica italiana. Con il Gruppo Swan ha ideato e realizza il magazine «Mestieri d'Arte & Design», dedicato all'eccellenza del saper fare e del design. Con i tirocini formativi del progetto «Una Scuola, un Lavoro. Percorsi di eccellenza» sostiene fattivamente la formazione dei giovani nell'alto artigianato e il loro inserimento nel mondo del lavoro. www.fondazionecologni.it

La Fondazione Bracco nasce dal patrimonio di valori maturati in oltre 85 anni della storia della Famiglia e del Gruppo Bracco, con l'intento di creare e diffondere espressioni della cultura, dell'arte e della scienza quali mezzi per migliorare la qualità della vita e la coesione sociale. La Fondazione sviluppa e realizza progetti, anche internazionali, all'interno delle tre macroaree "arti e cultura", "scienza e cultura", "società e sociale", privilegiando ricerca e innovazione. Particolare attenzione viene riservata all'universo femminile e al mondo giovanile nei vari ambiti della vita. La multidisciplinarietà di ambiti e l'integrazione tra diversi saperi sono criteri qualitativi importanti sia nella progettazione, sia nella selezione delle attività. www.fondazionebracco.com

Il Centro Diagnostico Italiano (CDI), attivo a Milano da 40 anni, è una struttura sanitaria ambulatoriale a servizio completo orientata alla prevenzione, diagnosi e terapia in regime di day hospital. È certificata ISO 9000 e dal 2006 è accreditata dalla Joint Commission International. Nelle 22 strutture lombarde del CDI lavorano 1074 tra medici, specialisti, tecnici e personale sanitario e la sua sede centrale di Milano ospita ogni anno oltre 350.000 pazienti. Ogni anno effettua 4.560.000 di analisi di laboratorio e 190mila procedure di diagnostica per immagini. CDI è stato il primo centro in Italia a disporre di Ikoniscope, microscopio totalmente automatizzato per la prevenzione del carcinoma della vescica e della cervice e uno dei pochi in Italia ad avere Cyberknife, robot radiochirurgico all'avanguardia nella terapia dei tumori. www.cdi.it

Laila Pozzo, fotografa, è laureata in Architettura al Politecnico di Milano. Allieva di Giuliana Traverso, è stata assistente di grandi fotografi quali Douglas Kirkland, Sarah Moon e Joyce Tenneson. Viene selezionata per la Biennale Europea dei Giovani Artisti tenutasi a Marsiglia. Ha esposto in numerose mostre, personali e collettive e ha vinto vari premi. Ha collaborato con le maggiori testate editoriali italiane: Arbiter, Arte, Capital, Cartier Art, Class, E-il mensile, Gentleman, Glamour, How to spend it, Interview, Monsieur, Uomo Vogue e Vanity Fair. Su incarico della Fondazione Cologni dei Mestieri d'Arte ha realizzato i ritratti d'artista del volume di Patrizia Sanvitale La mano che cura (Marsilio, 2011) e il reportage fotografico nelle scuole di eccellenza de La regola del talento (Marsilio, 2014).

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