"Genti di terre estreme" in mostra a Milano fino al 24 febbraio
Mostra fotografica realizzata da Parallelozero in collaborazione con Kel 12
Negli ultimi anni la popolazione urbana ha superato di gran lunga quella rurale. Nonostante questa tendenza sembri ormai irreversibile, un numero significativo di persone continua ostinatamente a vivere in terre isolate e selvagge, dove ancora permane un delicato equilibrio di convivenza tra uomo e natura. Si tratta però di sistemi molto fragili: scarsità di cibo e acqua, lontananza da beni essenziali e preziosi che ormai noi diamo per scontati, trasformano la vita in un'esperienza al limite della nostra capacità di comprensione.
L'idea di " terra estrema " riporta al concetto primario di sopravvivenza umana, ma significa anche e soprattutto straordinaria adattabilità collettiva e individuale, un'idea che viene rimodellata in diverse culture e tradizioni, e che rimodella a sua volta la fisiologia e il sistema sociale dei suoi abitanti. Le terre estreme sono spesso luoghi di fatica e di sofferenza, ma anche esempi di straordinario adattamento creativo: dai deserti ai ghiacciai, dalle foreste alle zone isolate e montane. Tutti luoghi dove il concetto di vita estrema diventa ordinario e quotidiano. Scandagliare e documentare le profondità di questi mondi, con parole e immagini, significa mettere a fuoco sia l'habitat che le strategie di vita sociale (coltivazioni, allevamento, caccia, pesca). Nonché l'ambiente culturale di coloro che abitano questi territori. Pertanto, le terre estreme diventano luoghi reali, altamente evocativi ed emblematici, dell'interazione tra le vicende umane e l'ambiente naturale ai quattro angoli del mondo."