Personale di Cristiano Mattia Ricci "Alberi di Caravaggio"
Liceo artistico statale "Caravaggio", Aula mostre
via Prinetti 47 - Milano (MM2 Cimiano, autobus 56 da p.le Loreto)
Vernissage mercoledì 7 maggio dalle ore 17:00 alla presenza dell'artista
La mostra sarà visitabile dal 7 al 23 maggio 2014
Orari: lun - ven 9:00 - 14:30; sab 9:00 - 13:00
Ingresso libero
Alberi di Caravaggio è il titolo della mostra personale ideata appositamente da Cristiano Mattia Ricci per il Liceo artistico statale "Caravaggio" di Milano, dove l'artista ha studiato e si è diplomato.
La mostra presenta un corpus di grandi opere realizzate su carta da pacco (analoga a quella ancora oggi utilizzata dagli studenti nei corsi di copia dal vero), rappresentanti figure magiche e grottesche tipiche dell'immaginario dell'autore.
Contestualmente, saranno esposte due nuove installazioni dal titolo Ritratto dell'artista da giovane e Working table, che raccontano in maniera trasfigurata di tematiche relative alla condizione dell'artista nel mondo attuale.
Unitamente alle opere realizzate per l'occasione, in mostra saranno presenti una serie di altri lavori dell'ultimo decennio, liberamente intercalate a una retrospettiva di disegni realizzati durante il periodo di studio al Liceo artistico.
Cristiano Mattia Ricci, architetto attivo a Milano, si dedica sia all'arte visiva sia alla scrittura. La sua poetica si dipana infatti tra pittura e installazione, scultura e poesia; la sua espressività, ricca di visioni e simboli, è colma di un immaginario proprio del modernismo e successivi movimenti.
Dal 2003 ha esposto in numerose personali e collettive in Italia e in Germania, e sue opere sono presenti in collezioni private e presso DiArt, collezione d'arte contemporanea della Diocesi di Trapani.
Pubblica i suoi testi su riviste, antologie, edizioni d'arte (Nuovi Confini, Il Teatro del Tempo, Ed. Largonauta, Pulcinoelefante, Loso). Del 2012 sono le raccolte Il Cineamatore (Quaderni di Cantarena n. 26, Edizioni di Cantarena, Genova) e Ritratto disarmatico (Sigismundus, Ascoli Piceno), con prefazione di Giovanni Schiavo Campo.