Maxi "raggi laser" nel cielo di Milano per illuminare i rifiuti spaziali: l'installazione alla Triennale
Una discarica orbitante (invisibile) composta da frammenti di satelliti fuori uso e di razzi di propulsione alla deriva. Il loro peso? Circa otto milioni di chilogrammi. Tutti rifiuti spaziali che gravitano attorno alla terra e che la sera del 22 ottobre saranno visibili sopra alla Triennale di Milano. Il cielo, infatti, sarà attraversato dalla luce dalla luce di una moltitudine di potenti fari, puntati sui singoli detriti che fluttuano nello spazio. È la Space Waste Lab Performance, installazione outdoor realizzata in tempo reale dall’artista olandese Daan Roosegaarde in collaborazione con l’Esa, l’Agenzia Spaziale Europea. L'evento è stato organizzato da Pulsee, energy company full digital di Axpo Italia.
Ci sono almeno 29mila detriti con oltre 10 centimetri di diametro che ruotano all’elevatissima velocità di 28mila km orari attorno al nostro pianeta, fra i quali diverse decine di dimensioni ben maggiori, fino a 500mila se si considerano quelli non più grandi di una biglia. L’installazione realizzata da Roosegaarde utilizza la luce Led, in forma di potenti raggi luminosi puntati verso l’alto a una distanza compresa tra i 200 e i 20.000 km da Terra in modo da mostrare in tempo reale le traiettorie sulle nostre teste del passaggio di questi frammenti spaziali nella volta celeste.
"Cosa possiamo fare? Si tratta di un problema oppure è l’ingrediente per qualcosa di nuovo?" si è chiesto Roosegaarde. Solo alzando lo sguardo e “facendo luce” possiamo provare a capirlo. È questo il duplice obiettivo della Space Waste Lab Performance: da un lato, incantare i nostri sensi grazie alla potenza archetipica di un cielo notturno solcato dalla luce e, dall’altro, sensibilizzare le nostre coscienze su una forma di inquinamento ancora poco conosciuta.