Romeo & Juliet (are dead): Shakespeare in lingua originale per teenager al Piccolo
Romeo & Juliet (are dead) arriva al Piccolo sabato 8 e sabato 15 febbraio portando Shakespeare in lingua originale in uno spettacolo rivolto soprattutto agli adolescenti.
Sinossi
Hai 15 anni e le cose non vanno molto bene: genitori inutili, vivi in una cittadina di provincia piena di balordi, nessuna prospettiva... e poi all’improvviso... cambia tutto: ti innamori, la vita diventa un’avventura incredibile e tutto corre ad una velocità incontrollabile come il tuo cuore e poi? E poi, sul più bello, succede che muori...
Romeo e Giulietta non sono affatto contenti del finale che Shakespeare ha scritto per loro e non si danno pace. Mercuzio propone ai due innamorati di ripercorrere le tappe fondamentali della loro settimana insieme: forse così troveranno le risposte che cercano rispetto al proprio destino. Nel corso dello spettacolo, i tre personaggi rappresentano le scene più importanti della tragedia nell’inglese di Shakespeare e poi le commentano in inglese moderno. Mercuzio funge da narratore bilingue, utilizzando l’italiano in alcuni frammenti dell’azione, per facilitare gli spettatori nella comprensione: è un vero e proprio “mediatore”, interagisce con il pubblico, introduce le scene recitate dai due attori inglesi e accenna l’interpretazione degli altri personaggi.
Accanto ai contenuti culturali e letterari proposti dell’originale shakespeariano, la rilettura di Laura Pasetti offre l’opportunità di approfondire, con un linguaggio efficace, tematiche vicine al mondo degli adolescenti di oggi, come quelle della crescita e
dell’identità, il rapporto con i genitori, la complessità dei sentimenti, le ragioni dell’odio. «In Romeo & Juliet», dichiara Laura Pasetti, «la crescita, il passaggio dall’infanzia alla pubertà è segnato da un’iniziazione fatale. L'amore è l’unico sentimento innato che abbiamo, sembra dirci Shakespeare, e anche se non ce lo insegnano, viene fuori. È prorompente, violento, inarrestabile. Invece l’odio no. Quello si impara. E si disimpara se si vuole…».