Ronny Someck, poeta israeliano dalle tante identità, a Milano il 15 e 16 maggio 2019
Ronny Someck, poeta israeliano dalle tante identità, è il protagonista di un incontro organizzato presso il Circolo Filologico Milanese (via Clerici 10) che si terrà mercoledì 15 maggio alle ore 18.30, con ingresso libero.
La lettura delle poesie, sontuose e quotidiane al contempo, sarà accompagnata dalla musica del prestigioso chitarrista Emanuele Segre. L’incontro, organizzato dall’Associazione Italia-Israele di Milano, vede la partecipazione di Sarah Kaminski, docente di Letteratura e Lingua ebraica moderna all'Università di Torino, curatrice della raccolta di poesie di Someck: Il bambino balbuziente, edito da Mesogea.
Portatore di una multiculturalità aperta e curiosa è stato spesso definito come “un uomo-ponte tra culture diverse, tra Occidente e Oriente”. I suoi versi parlano in toni non polemici della composita identità nazionale israeliana, in cui ciascuno ha un altrove da ricordare: “Io sono un iracheno- pigiama, mia moglie è rumena e nostra figlia è il ladro di Bagdad./ Mia madre continua a far ribollire il Tigri e l’Eufrate,/ mia sorella ha imparato a cucinare il pirouschky dalla/ madre russa/ di suo marito”.
Someck è poeta, scrittore, giornalista e professore. Lo spazio in cui si muove è fatto di parole ma anche di musica e di arte: accanto alle dodici raccolte di poesia pubblicate e ai libri per bambini ci sono gli album di jazz e la passione per la pittura e il disegno. “La cultura per me è come un luna park e io voglio provare a salire su tutte le giostre a disposizione” dice Someck.
In Italia si possono leggere le sue poesie all’interno della raccolta Poeti israeliani, a cura di Ariel Rathaus (Einaudi, 2007) e soprattutto nel volume Il bambino balbuziente (Mesogea Editore, 2008) a cura di Sarah Kaminski (traduzione di Sarah Kaminski e Maria Teresa Milano).
Ronny Someck, nato a Bagdad nel 1951, si trasferisce con la famiglia in Israele nel 1953. Studia arte alla Avni Art Academy di Tel Aviv e nell’Università della stessa città si laurea in Letteratura e Filosofia ebraica. Gli sono stati conferiti numerosi premi, tra cui il Prime Minister’s Award (1989 e 2000), il prestigioso Yehuda Amichai Price per la poesia ebraica (2005), il Berghhuis prize for poetry (2006), Olanda. Nel 2014 è stato premiato con Order of Arts and Letters of France. Ha pubblicato nove antologie di poesia e libri per bambini, è giornalista e critico letterario e creatore di opere visive e musicali.
Il 16 in Statale e a San Vittore
Il 16 maggio, alle ore 10.30 presso l’Università degli Studi Milano. Incontro con i poeti: Giovanna Rosadini e Ronny Someck. Un’interessante occasione per un confronto fra la poesia italiana e quella israeliana. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con l’Università degli Studi di Milano, a cura di Sara Ferrari, docente di Lingua e Cultura Ebraica, studiosa di letteratura israeliana, che presenterà i due poeti e modererà l’incontro.
Giovanna Rosadini, poetessa affermata ha pubblicato con diversi editori, in particolare con Einaudi, ricordiamo la sua ultima raccolta Fioriture capovolte (Einaudi, 2018). Condivide con Someck la ricerca nelle proprie radici di un senso profondo che illumini il presente e il quotidiano.
Nello stesso pomeriggio del 16 maggio, alla luce della sua esperienza lavorativa come tutor di bande giovanili e conduttore di eventi letterari in scuole, fabbriche, ospedali e prigioni, Ronny Someck si porterà alla Casa Circondariale di San Vittore per incontrarvi i giovani detenuti.