Teatro alla Scala, tutti gli spettacoli della settimana in streaming
Il Teatro alla Scala non si ferma durante l'emergenza coronavirus, e porta gli spettacoli più belli nella case dei cittadini. Succede grazie alla partnership con Rai Cultura, che trasmetterà su Rai5 ben tre prime scaligere dirette da Riccardo Chailly con Anna Netrebko: "Giovanna d’Arco" lunedì 20 aprile alle 10, "Andrea Chénier" mercoledì alle 21:15 e "Tosca" venerdì alle 10. Nella programmazione, però, spiccano anche due titoli diretti da Gianandrea Gavazzeni ("I due Foscari" con Renato Bruson martedì alle 18, "Fedora" con Mirella Freni e Plácido Domingo giovedì alle 21:15) e "Les dialogues des Carmélites" diretti da Riccardo Muti (domenica alle 10). Non manca il balletto con Excelsior, giovedì alle 18.
Gli incontri del Sovrintendete Dominique Meyer
Sulla pagina Facebook del Teatro il Sovrintendete Dominique Meyer incontra ogni martedì e venerdì alle 18 i protagonisti delle Stagioni scaligere: martedì 21 converserà con Riccardo Chailly e venerdì 24 con Davide Livermore. Continua, inoltre, sulla piattaforma RaiPlay la pubblicazione di uno spettacolo al giorno: 30 produzioni in gran parte inedite per il web. Ogni spettacolo resta visibile per un mese a partire dalla data di pubblicazione: oltre allo spettacolo del giorno, gli utenti possono scegliere di vedere una qualsiasi delle opere rese disponibili nei 30 giorni precedenti.
Il programma
Di seguito il calendario della settimana da lunedì 20 a domenica 26 aprile. Orchestra, Coro e Corpo di Ballo sono sempre quelli del Teatro alla Scala. Gli organizzatori raccomandano di verificare sul sito o sui social media del Teatro alla Scala e della Rai eventuali variazioni e aggiornamenti.
- Lunedì 20 aprile
Piattaforma RaiPlay (online per 30 giorni dalla data di pubblicazione) Wolfgang Amadeus Mozart, Lucio Silla Direttore Marc Minkowski, regia Marshall Pynkoski, scene e costumi Antoine Fontaine, coreografia Jeannette Lajeunesse Zingg. Con Kresimir Spicer, Lenneke Ruiten, Marianne Crebassa, Inga Kalna e Giulia Semenzato.
Teatro alla Scala, 2015. "Lucio Silla" fu scritta da Mozart sedicenne per il Regio Ducal Teatro di Milano. Titolo milanese poco presente alla Scala, dove però si ricorda una regia di Patrice Chéreau, nel 2015 è occasione del debutto scaligero di un direttore autorevole e geniale come Mark Minkowski, mentre la regia “d’epoca” di Marshall Pynkowski è costruita sulle scene di Antoine Fontaine, lo scenografo di film come Vatel e Marie Antoinette. Il cast è chiamato a sostenere parti di vertiginosa difficoltà che Mozart scrisse per i virtuosi più acclamati della sua epoca. Nella parte di Giunia, scritta per Anna Lucia De Amicis Buonsollazzi, soprano napoletano celebre in tutta Europa e ammiratissimo dal Metastasio, canta Lenneke Ruiten, Il suo amante Cecilio, che alla prima nel 1772 era il sopranista Venanzio Rauzzini per cui Mozart nel corso del soggiorno milanese compose anche l’Exsultate Jubilate K 165, è Marianne Crebassa, definita “splendidly charismatic” da George Loomis del New York Times. Nella parte di Celia troviamo Giulia Semenzato. Nel ruolo del titolo Kresimir Spicer, tenore croato formatosi in Olanda e presente a Aix-en Provence, Zurigo, Edimburgo e Salisburgo con i maggiori direttori. Nella parte di Cinna infine canta il soprano lettone Inga Kalna.
- Martedì 21 aprile
Piattaforma RaiPlay (online per 30 giorni dalla data di pubblicazione): Adolphe Adam, Cesare Pugni, Léo Delibes, Riccardo Drigo. Peter von Oldenburg, Le Corsaire Coreografia di Anna-Marie Holmes da Marius Petipa e Konstantin Sergeyev, scene e costumi di Luisa Spinatelli, direttore Patrick Fournillier con Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko, Martina Arduino, Marco Agostino, Antonino Sutera, Mattia Semperboni e Antonella Albano. Con la partecipazione degli allievi della scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala.
Teatro alla Scala 2018. Il più emozionante tra i grandi classici: azione, passione e romanticismo, grande evidenza per le danze e i virtuosismi che richiedono tecnica straordinaria. Nel 2018 debutta alla Scala "Le Corsaire", nella celebre coreografia di Anna-Marie Holmes da Petipa (di cui nel 2018 si celebravano i 200 anni dalla nascita) e Sergeyev, con un nuovo allestimento di Luisa Spinatelli. Una vera prima scaligera: è la prima produzione a entrare in repertorio da quando, nell’Ottocento, venne messo in scena da Giovanni Galzerani il primo balletto basato su The Corsair di Lord Byron (nel 1826), e nel 1857 da Domenico Ronzani. In un’ambientazione esotica, tra pirati e schiavi, tempeste e rapimenti, uccisioni e cospirazioni, le avventure del pirata Conrad per salvare la sua amata Medora riempiono la storia d’amore con un irresistibile spirito d’avventura. Dal debutto con il Boston Ballet e poi con l‘American Ballet Theatre nel 1998, la Holmes, autorevole specialista dei grandi balletti ottocenteschi, lo ha rimontato per innumerevoli compagnie; alla Scala, premiato dalla rivista Danza&Danza come miglior produzione classica del 2018, è stato una grande vetrina per i nostri artisti.
- Mercoledì 22 aprile
Rai5 ore 10 circa. Wolfgang Amadeus Mozart, "Così fan tutte". Direttore Daniel Barenboim, regia di Claus Guth, scene di Christian Schmidt, costumi di Anne. Sofie Tuma. Con Maria Bengtsson, Katija Dragojevic, Rolando Villazón e Michele Pertusi.
Teatro alla Scala, 2014. Direttore mozartiano d’elezione, nei suoi anni scaligeri Daniel Barenboim ha limitato le sue incursioni nel repertorio del Salisburghese a due soli titoli: il Don Giovanni inaugurale della Stagione 2011/2012 e questo Così fan tutte, in cui Claus Guth riprendeva con alcune modifiche l’allestimento pensato per la sua celebre trilogia al Festival di Salisburgo. Il crudele gioco delle coppie si svolge in un appartamento moderno e lussuoso che nel corso della rappresentazione è invaso da una foresta oscura e selvaggia, in perfetta corrispondenza con la lettura musicale che disegna un Mozart in cui le forze dell’illuminismo e della ragione sono romanticamente in conflitto con gli impulsi oscuri della natura.
- Giovedì 23 aprile
Rai5 ore 10 circa. Giacomo Puccini, "La fanciulla del West". Direttore Riccardo Chailly, regia di Robert Carsen, scene di Robert Carsen e Luis Carvalho, costumi di Petra Reinhardt. Con Barbara Haveman, Roberto Aronica, Claudio Sgura, Carlo Bosi.
Teatro alla Scala, 2016. Il percorso di Riccardo Chailly attraverso l’edizione critica delle opere pucciniane tocca uno snodo importante con il ripristino dell’orchestrazione di Puccini de "La fanciulla del West". La prima dell’opera ebbe infatti luogo al Metropolitan nel 1910 sotto la bacchetta di Toscanini, il quale aveva operato alcuni tagli, molti raddoppi in ragione dell’acustica assai secca della grande sala e qualche concessione alle esigenze divistiche del protagonista, Enrico Caruso. La fanciulla ne usciva irrobustita, ma con qualche morbidezza e qualche ricercatezza timbrica in meno rispetto ai desideri d’autore. Chailly ripristina il dettato pucciniano, incluse 124 battute espunte a New York. La regia è di Robert Carsen che riflette sul linguaggio “cinematografico” del teatro musicale di Puccini e sulle analogie tra la costruzione drammaturgica delle sue opere e le tecniche di montaggio della nascente settima arte. Carsen vede in Puccini un compositore e uomo di teatro all’avanguardia, pronto al confronto con le sfide poste dalla nuova industria dello spettacolo.
Venerdì 24 aprile
Rai5 ore 10 circa. Giacomo Puccini, "Tosca", Direttore Riccardo Chailly, regia di Davide Livermore, scene di Giò Forma, costumi di Gianluca Falaschi, con Anna Netrebko, Francesco Meli e Luca Salsi. Inaugurazione della Stagione 2019/2020.
Con 16 minuti di applausi in teatro, 2.856.000 spettatori e uno share medio del 15% su Rai1 e migliaia di Milanesi che hanno seguito l’opera sugli schermi di Prima Diffusa, l’edizione di "Tosca" che ha aperto la Stagione 2019/2020 è stata uno dei maggiori successi della storia recente del Teatro alla Scala. Protagonisti in palcoscenico Anna Netrebko, Francesco Meli e Luca Salsi. Tosca costituiva uno dei momenti più attesi del progetto pucciniano con cui Riccardo Chailly riporta al Piermarini le opere del compositore di Lucca in letture che tengono conto delle ricerche più aggiornate. La partitura adottata è infatti quella della prima assoluta di Roma come documentata nell’edizione critica a cura di Roger Parker per Ricordi, e presenta alcune significative differenze rispetto all’edizione corrente. Lo spettacolo di Davide Livermore, con le scene di Giò Forma e i costumi di Gianluca Falaschi, sfrutta tecniche d’impronta cinematografica per realizzare una serata di grandioso impatto teatrale perfettamente restituita dalle telecamere della Rai.