"Tu, mio" dal romanzo di Erri De Luca al teatro Alfredo Chiesa di Milano sabato 3 ottobre
Liberamente tratto dall'omonimo romanzo di Erri De Luca (edito da Feltrinelli), "Tu, mio" è il nuovo spettacolo prodotto dalla compagnia TeatRing che andrà in scena sabato 3 ottobre al Teatro Alfredo Chiesa di Milano (ore 21, ingresso: 12-10 euro), in via San Cristoforo 1.
I protagonisti di "Tu, mio" sono un uomo e una donna che si trovano, anzi si ritrovano, su una spiaggia. I due (interpretati da Marianna Esposito, anche regista, e da Ettore Distasio), ormai anziani, sono assorti davanti al mare, il terzo protagonista di questa pièce. Intorno a loro l'atmosfera di una vacanza moderna, le note di una canzonetta allegra e ballabile, che non fa parte del loro vissuto. L'uomo (Enrico) e la donna (Caia) si riconoscono e immediatamente affiorano i ricordi di sessant'anni prima, i ricordi di un'altra estate, quella del 1955, quando, nell'Italia del Dopoguerra, i due si incontrarono per la prima volta e si innamorarono. I corpi dei due anziani riprendono vita e colore, muscoli e allegria.
Con un salto temporale la scena cambia e si torna al 1955: Enrico è un ragazzo alle porte dell'adolescenza, i tedeschi - non più nemici - sono solo turisti che desiderano arrostirsi al sole e bere birra e tutti vogliono dimenticare gli orrori della guerra. Tutti, ma non Enrico, che è diverso dai suoi coetanei, che ha sete di storia e che fa la conoscenza di Caia, "Caia l'ebbrea".
Enrico è un ragazzo che ragazzo non sarà mai più, che vuole ricordare un passato non suo. Attraverso l'amore - "che nasce cercando nella persona amata il punto a nessuno rivelato, che è dato in dono solo a chi scruta, ascolta con amore" come scrive Erri De Luca - Enrico si fa carico della storia. "Tu, mio" è la storia di un fuoco, di fiamme che incendiano improvvisamente l'estate di un adolescente prima di diventare adulto, senza averne l'età. È fuoco la voglia di conoscere la guerra appena trascorsa nei suoi aspetti più intimi. È fuoco l'ingresso anticipato nel mondo degli adulti, verso il quale sarà spinto in maniera irreversibile.?È fuoco l'incontro con una ragazza più grande di lui, che gli farà vivere la differenza che passa tra un adolescente e un uomo, traghettandolo verso l'asprezza dolce della maturità.
Come il romanzo di De Luca - un romanzo di formazione che è anche educazione sentimentale - pure lo spettacolo parla del rito di passaggio, segnato dalla faticosa e dolorosa ricerca di equilibrio. I due protagonisti lo cercano tra il passato e il presente, tra l'amore e l'addio. Il mare, come detto, è l'elemento terzo, che costringe i personaggi a collocare il proprio peso, il proprio centro, la propria posizione. Tanti sono i mondi evocati dalle onde: la guerra, gli ebrei perseguitati, i tedeschi (che prima urlavano "feuer", fuoco, e ora ordinano pizze e birre), gli americani, che da salvatori sono diventati invasori. E la rabbia del giovane Enrico che, diventato uomo, ha bisogno di sentire il carico di un'idea, una missione da portare avanti.
La critica
Lo spettacolo è stato rappresentato in anteprima la scorsa primavera, riscuotendo i consensi della stampa specializzata. Raffaella Roversi e Francesco Mattana, del sito d'informazione teatrale SaltinAria.it, hanno scritto: «La regia di Marianna Esposito riporta gli elementi presenti nel romanzo rispettandone tutta la poetica, ma li assembla liberamente in una storia delicata… Lo spettacolo è per tutti, adulti e adolescenti. La semplicità della scena dà centralità ai due bravi attori e alle emozioni che creano». E ancora: «Il compito che Marianna Esposito doveva portare a buon fine era duplice. Da un lato, emozionare il pubblico con una storia interessante; dall'altro, non tradire lo spirito dell'autore. Ha raggiunto entrambi gli scopi perché è un'artista brava e completa…Abbiamo apprezzato anche lo stile di recitazione di Ettore Distasio, mai sopra le righe, mai tendente a scavalcare la partner di scena».
«Ogni evocazione, ogni sollecito di emozione - ha recensito Mariangela Lamacchia di Teatro.it - è lasciata ai due interpreti: Marianna Esposito, regista e curatrice dell'adattamento, presta il volto ad una Caia fresca e civettuola, mentre Ettore Distasio veste i panni di Enrico, che ricorda vagamente l'autore del libro, ma che soprattutto prova con una certa efficacia a trasmettere il travaglio interiore e la sete di risposte di un ragazzo che avverte il peso della storia e vorrebbe quasi riscriverla, per porre rimedio a tanti errori compiuti in passato».
TU, MIO - Sabato 3 ottobre 2015; ore 21
Dove: Teatro Alfredo Chiesa, via San Cristoforo 1, Milano.
Biglietti: intero 12 euro (10 euro ridotto per gli studenti delle scuole di teatro).
Info e prenotazioni: info@teatring.it; cell: 338/4606518.
Adattamento e regia: Marianna Esposito.
Con: Ettore Distasio e Marianna Esposito.
Produzione: TeatRing.
Associazione culturale di promozione sociale TeatRing
Sede operativa: via Portoferraio 4, 20141 Milano
Tel: 338/4606518; e-mail: info@teatring.it; www.teatring.it