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Weworld festival. Con le donne. Per i loro diritti: tra cinema, arte, teatro e letteratura tre giorni dedicati alle donne

Dal 24 al 26 novembre all’UniCredit Pavillion. Tra gli ospiti: Cristina Comencini, Marina Massironi, Valeria Parrella, don Mussi Zerai e Ciriaca+Erre

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Milano, 06 novembre - Torna dal 24 al 26 novembre a Milano, presso l’UniCredit Pavilion in Piazza Gae Aulenti 10, l’8a edizione del WeWorld Festival dedicato ai diritti delle donne. Cinema, arte, teatro, letteratura, e molto altro ancora: la kermesse a cura di WeWorld, Organizzazione non Governativa che da quasi vent’anni si occupa di difendere i diritti delle donne e dei bambini in Italia e nel mondo, apre alla città per tre giorni di eventi, completamente gratuiti e aperti al pubblico (previa registrazione su www.weworld.it), dedicati ai diritti delle donne, alle pari opportunità e all’empowerment femminile. 24 novembre, venerdì Ad aprire il Festival, il 24 novembre, l’incontro con la scrittrice napoletana Valeria Parrella che presenterà al pubblico il suo ultimo libro “Enciclopedia della donna. Aggiornamento”, un viaggio alla scoperta dell’evoluzione del ruolo femminile nella società. Lo stesso giorno si terrà l’anteprima nazionale del film The Divine Order di Petra Biondina Volpe (Premio del Pubblico al Tribeca Film Festival 2017) che racconta la battaglia pubblica della protagonista Nora per il suffragio femminile nella Svizzera degli anni ’70. 25 novembre, sabato Il 25 novembre, in occasione della giornata mondiale contro la violenza sulle donne, si farà il punto sul tema, su cosa è stato fatto, e su cosa ancora resta da fare, anche attraverso la testimonianza di donne che hanno subito violenza ma che hanno avuto la forza e il coraggio di ripartire. Si parte con il documentario City of Joy di Madeleine Gavin che, dopo il debutto mondiale a New York, arriva a Milano per la première italiana. Il documentario racconta la storia di un gruppo di donne ospiti del centro fondato dalla drammaturga Eve Ensler nella Repubblica Democratica Orientale del Congo, considerata il peggior posto al mondo in cui essere donne. L’anteprima di City of Joy è un evento promosso in vista della grande mobilitazione One Billion Rising2018, la campagna ideata cinque anni fa da Eve Ensler sulla base della drammatica statistica U.N. per cui una donna su tre in tutto il pianeta sarà picchiata o violentata nel corso della propria vita. Con adesioni di oltre 200 nazioni nel mondo e più di 100 città in Italia, One Billion Rising/un miliardo di voci contro la violenza è diventato un appuntamento annuale, radicale e gioioso, per celebrare nelle strade e nelle piazze la volontà di porre fine alle guerre dichiarate sui corpi delle donne in tutto il mondo. Il pomeriggio continua con una conversazione con Cristina Comencini, in cui l’autrice e regista romana ripercorrerà il suo impegno personale e lavorativo a difesa dei diritti delle donne. Al termine dell’incontro la Comencini riceverà il premio Fuoricinema, in collaborazione con WeWorld Onlus, per il suo impegno nella divulgazione presso il grande pubblico della cultura e del rispetto per le donne. Sabato 25 alle 15.00 salirà sul palco del WeWorld Festival Suor Erbenia de Sousa che lotta ogni giorno nella cittadina di Crateùs in Brasile per strappare le donne alla violenza, alla miseria e ai vincoli di una società machista. Al termine della conversazione verrà proiettato in anteprima nazionale il documentario “Baronesa” – racconto della quotidianità di Leidiane e Andreia in una Favela di Belo Horizonte. Dalle 17.00 all’interno dell’incontro curato e condotto dal giornalista Danilo De Biasio per il Festival dei Diritti Umani si parlerà di immigrazione, prigionia e violenza domestica grazie alle testimonianze dirette di Don Mussie Zerai, Lireta Katiaj e Princess Okokon. Don Mussie Zerai prete cattolico eritreo attivista impegnato da anni nel salvataggio dei migranti noto come l’angelo dei profughi, Princess Okokon, nigeriana fondatrice di Piam onlus, punto di riferimento nazionale e internazionale per le donne vittime di trafficking e Lireta Katiaj, albanese che per sottrarsi all’ordine patriarcale, che la voleva analfabeta e sposata ad un uomo molto più grande di lei, è fuggita dal suo paese, ha incontrato la rete del trafficking e ne è uscita subito solo grazie al caso. Alle 18.30 appunatmento con lo youtuber e poeta Francesco Sole che, all’interno dello spazio “Cosa pensano gli uomini delle donne” ci parlerà delle sue poesie che hanno conquistato il web e generato milioni di visualizzazioni, veicolando temi importanti come il rispetto e l’amore per le donne. Anche l’arte contemporanea sarà protagonista del Festival con Ciriaca+Erre, artista materana di fama internazionale, che presenterà in prima assoluta la sua ultima opera video dal titolo “Suspended Witches. Un nuovo video sull’identità femminile e la violenza sulle donne, che la vede impegnata in un viaggio attraverso il nord Africa fino al Ghana alla scoperta dei villaggi in cui, dal 1800 a oggi, vengono isolate le donne accusate di stregoneria. A conclusione della seconda giornata del Festival di WeWorld Onlus spazio al teatro con due spettacoli: la prima milanese di “Ma che razza di Otello?” con Marina Massironi, un’ora e mezza di parole, musica e pensieri per raccontare, attraverso il triangolo Otello – Iago – Desdemona, tutte le figure femminili del melodramma, inframezzate dall’attualità in pieno stile shakespeariano, e “Nonostante Voi” della giornalista Livia Grossi, ironico reportage sui requisiti necessari per ottenere la carta d’identità di Donna, attraverso storie di resistenza al femminile. 26 novembre, domenica Domenica 26 sarà la giornata dedicata interamente ai più piccoli e al benessere. Si inizia col film d’animazione Ernest & Celestine che accompagnerà i bambini di tutte le età attraverso i concetti di diritto, uguaglianza e rispetto per proseguire con lezioni di Shiatsu tenuti dalla scuola IRTE e sessioni di Yoga a cura di La Conca dei 5 Umeboshi: Arti in Momvimento a Milano. Mostra Permanente In esposizione permanente nella tre giorni la mostra “Io mi rialzo” dell’artista milanese Chiara Corio. Trenta quadri realizzati con materiali di riciclo per riflettere sulla violenza di genere, sessuale, fisica, psicologica e sul femminicidio grazie a immagini di donne, che nel corso dei secoli, hanno lasciato un segno forte del loro pensiero. «Informare, sensibillizzare ed educare, sono questi gli strumenti con i quali ogni giorno combattiamo la violenza sulle donne anche all’interno dei nostri Spazio Donna nelle città di Roma, Napoli e Palermo» ha dichiarato Marco Chiesara, Presidente WeWorld Onlus «grazie al teatro, alla musica, al cinema e alla letteratura vogliamo creare un momento di incontro, di intrattenimento e di riflessione su un tema, quello dei diritti delle donne, mai scontato e sempre attuale». Tutti gli incontri sono aperti al pubblico previa registrazione sul sito www.weworld.it/weworldfestival o inviando una mail a festival@weworld.it

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