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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Giornata mondiale senza tabacco, il fumo uccide anche i pets

In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che ricorre il 31 maggio di ogni anno per invitare i fumatori ad abbandonare la sigaretta, l’Ordine dei Medici Veterinari di Milano aggiunge un tassello alla campagna di sensibilizzazione lanciata a gennaio 2016 “Il fumo uccide anche loro”. A partire dal 31 maggio, nelle cliniche e negli ambulatori veterinari di Milano e provincia che hanno aderito al progetto dell’Ordine, saranno reperibili non solo i materiali informativi sui danni del fumo passivo e dei mozziconi per gli animali d’affezione già previsti dalla campagna, ma anche copie gratuite di alcuni libri di Allen Carr (tra i titoli più noti il best seller “E’ facile smettere di fumare se sai come farlo”). L’iniziativa ha lo scopo di supportare i fumatori proprietari di animali d’affezione nel percorso di abbandono della sigaretta

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

In occasione della Giornata mondiale senza tabacco, che ricorre il 31 maggio di ogni anno per invitare i fumatori ad abbandonare la sigaretta, l'Ordine dei Medici Veterinari di Milano aggiunge un tassello alla campagna di sensibilizzazione lanciata a gennaio 2016 "Il fumo uccide anche loro". A partire dal 31 maggio, nelle cliniche e negli ambulatori veterinari di Milano e provincia che hanno aderito al progetto dell'Ordine, saranno reperibili non solo i materiali informativi sui danni del fumo passivo e dei mozziconi per gli animali d'affezione già previsti dalla campagna, ma anche copie gratuite di alcuni libri di Allen Carr (tra i titoli più noti il best seller "E' facile smettere di fumare se sai come farlo"). L'iniziativa ha lo scopo di supportare i fumatori proprietari di animali d'affezione nel percorso di abbandono della sigaretta attraverso la divulgazione di materiale scientifico e di uno strumento come il "metodo facile" di Carr, attualmente tra i più efficaci in circolazione per smettere di fumare.

La campagna "Il fumo uccide anche loro"

Lanciata nel gennaio 2016 con il Patrocinio del Comune di Milano e della FNOVI (Federazione Nazionale Ordini Veterinari Italiani), la campagna "Il fumo uccide anche loro" intende sensibilizzare sui danni del fumo passivo nei confronti degli animali domestici, invitando i proprietari fumatori ad abbandonare la sigaretta per salvaguardare non solo la loro salute ma anche quella dei pets. A convalidare l'iniziativa dell'Ordine dei Medici Veterinari di Milano concorre lo studio dell'Henry Ford Health System di Detroit dal quale emerge che tra i fumatori proprietari di animali domestici il 28,4% intende smettere di fumare per tutelare la salute degli animali, l'8,7% chiederebbe al convivente di smettere e il 14,2% smetterebbe di fumare al chiuso.

Pets e fumo passivo

Negli animali domestici le principali cause di patologie legate al fumo passivo sono l'inalazione e il contatto diretto con i residui ambientali del fumo. Principale inquinante dei luoghi chiusi, il fumo passivo ha un'elevata concentrazione di sostanze cancerogene. Queste ultime si depositano sul suolo, sui mobili, sui tessuti e sul pelo degli animali, esponendoli a gravi rischi. Secondo un recente studio dell'Università di Glasgow,i pets sono più a rischio degli esseri umani per quanto riguarda le patologie da fumo passivo dato che passano più tempo in casa dei proprietari, che sono spesso fisicamente vicini al fumatore (accanto o in braccio) e che sono maggiormente a contatto con le superfici in cui si depositano i residui. Un altro pericolo per gli animali domestici è l'ingestione di mozziconi:la nicotina assunta per via orale è un veleno neurotossico ed è frequente che,soprattutto i cani, attirati dalla saliva umana, ne ingeriscano una quantità potenzialmente letale.

Principali danni per gli animali d'affezione

Generalmente i cani sono più esposti ai tumori di naso e polmoni, mentre i gatti ai tumori orali per via del "grooming", ovvero la costante cura del pelo che mette in contatto le mucose orali con i residui rimasti sul pelo. Sono riconducibili al fumo passivo anche altre patologie respiratorie, che vanno dall'irritazione o infiammazione delle prime vie aeree sino a forme di asma, bronchiti croniche e polmoniti.

Alcuni semplici suggerimenti

Ai fumatori proprietari di animali domestici che intendono arginare il più possibile i rischi del fumo passivo, è suggerito di non fumare in presenza dell'animale, di svuotare sempre il posacenere, di lavarsi le mani prima di toccare l'animale dopo aver fumato e di fumare all'aperto evitando che il fumo entri in casa.

La giornata mondiale senza tabacco 2016 e il metodo Easyway di Allen Carr

La campagna di sensibilizzazione coinvolge tutte le strutture veterinarie di Milano e provincia che intendono diffondere il materiale divulgativoe a fornire le necessarie informazioni scientifiche. Dal 31 maggio 2016, in occasione della Giornata mondiale senza tabacco, unitamente al materiale scientifico sarà possibile ricevere una copia di uno dei libri di Allen Carr, tra cui "Ti illustriamo come è facile smettere di fumare se sai come farlo", oppure "E' facile smettere di fumare, se sai come farlo , per le donne".

Nel nostro paese si consumano circa 51 miliardi di sigarette all'anno e circa 195 milioni di mozziconi al giorno (solo a Milano si producono 3 milioni di "cicche" al giorno). I mozziconi sono in grado di rilasciare sostanze nocive per oltre 10 anni e rappresentano uno dei più grandi fattori inquinanti: nel Mediterraneo, ad esempio, il 40% dei rifiuti dannosi per l'ambiente sono proprio mozziconi di sigaretta (il 9,5% bottiglie di plastica, l'8,5% sacchetti di plastica, il 7,6% lattine di alluminio), in grado di intossicare anche il pesce che finisce sui nostri piatti.

Uno studio dell'Università di Vienna sul metodo proposto da Allen Carr prova che il 53,3% delle persone che hanno applicato il metodo proposto rimangono non fumatori dopo 12 mesi, contro le percentuali che oscillano tra il 20% e il 30% dei metodi a base di nicotina o surrogati (cerotti, gomme da masticare, etc). Il 78% degli individui coinvolti dallo studio avevano già tentato di smettere, con un successo dopo i primi 12 mesi pari al 15%.

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