Ecco i “gemelli” del Bosco Verticale di Milano
L'opera si chiamerà la "Foresta Verticale" e sarà costruita proprio da Stefano Boeri in Cina
“Il progetto - spiega lo studio Boeri - ha lo scopo di importare il concetto verde del Bosco Verticale di Milano in Cina e di riflettere lo sviluppo del movimento del Bosco Verticale, che incorpora il verde sulle facciate lungo tutta l’altezza degli edifici”.
“Lo studio - evidenzia ancora Boeri - presenterà la prima Foresta Verticale cinese attraverso una serie di ricerche applicate a clima locale, paesaggio, vegetazione, condizioni del sito e altri aspetti di Nanjing che, combinati insieme realizzano una vera e propria innovazione nell’ambito della costruzione e della biodiversità urbana in Cina”.
Lungo le facciate delle due torri - che saranno alte duecento e centoquarantotto metri - ci saranno seicento alberi di grandi dimensioni, cinquecento medi e oltre duemila e cinquecento arbusti e piante a caduta.
Nei nuovi grattacieli troveranno posto uffici, spazi commerciali, hotel e residence.
Sempre in Cina, e sempre sulla scia del Bosco Verticale di Milano, Boeri sta progettando la “Città Foresta di Shijiazhuang”, il punto con il tasso d’inquinamento più alto di tutta la Cina.