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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Morta l'archistar Hadid, ha progettato "Lo Storto" in Citylife

Notissima a Milano, ha realizzato le residenze in Citylife e la progettazione de "Lo Storto", in costruzione

Si è spenta a 65 anni Zaha Hadid, una tra i più conosciuti architetti al mondo. Secondo quanto riportano le fonti del Guardian, l'archistar era ricoverata a Miami per una bronchite quando, la mattina di giovedì, è stata colpita da un infarto. Nonostante lo sforzo dei sanitari, non c'è stato nulla da fare. 

Il suo nome è notissimo a Milano per aver guidato lo studio che ha progettato uno dei nuovi grattacieli in Citylife, lo "Storto" o Torre Generali. 

CityLife: ecco com'è l'attico della residenza Hadid © Gobo/MilanoToday

Si tratta di uno dei due grattacieli da terminare (recentemente si è parlato di un innalzamento "programmato", fino all'altezza originaria di quasi 200 metri) in Citylife, a fianco della Torre Allianz, già completata, e di un altro palazzo che, in progettazione, viene chiamato "Il Curvo". Tre costruzioni che cambieranno (ancora) lo skyline meneghino.

Non solo: a lei si devono anche le "residenze Hadid", un complesso residenziale in zona ex Fiera terminato da alcuni anni. Case queste, a dire il vero, mai troppo amate dai milanesi, colpevoli, secondo molti, di assomigliare troppo a una "nave da crociera". Ma si tratta, sostanzialmente, di chiacchiere da bar; nulla che scalfisce il riconoscimento oggettivo e internazionale dell'immenso valore dell'Hadid architetto.

Non si è fatta attendere una nota da Palazzo Marino, che ha elogiato la straordinaria carriera della designer. "E' mancata improvvisamente una straordinaria figura dell’architettura contemporanea, Zaha Hadid. Proprio questa mattina siamo stati a visitare il cantiere del suo nuovo grattacielo a Citylife, ormai giunto quasi all’ultima soletta. Ho potuto ammirare la stupefacente combinazione tra originalità delle forme architettoniche e qualità degli spazi interni. Zaha Hadid è stata capace di tradurre nell’architettura l'unione generata dalle sue origini nel lontano Iraq con il suo essere diventata cittadina del mondo. Siamo felici e orgogliosi che abbia lasciato anche a Milano testimonianza della sua grande creatività", ha spiegato Alessandro Balducci, assessore comunale all'Urbanistica.

Irachena di origine, nata nel 1950, dopo aver studiato Matematica a Baghdad, si specializzò in Architettura a Londra. Insegnò anche ad Harvard, nella Scuola di Design. Tra le sue opere più note, progettate con il proprio entourage (qui una selezione), l'edificio centrale della Bmw a Leipzig, il Bridge Pavillon a Saragozza, la base per il salto con gli sci a Innsbruck, l'Opera House di Guangzhou, il centro acquatico di Londra per le Olimpiadi 2012. Coinvolta nel progetto dello stadio principale per mondiali del 2022 in Qatar, venne criticata per non aver preso posizione contro le condizioni di lavoro "non umane" degli operai: "E' un problema del governo", disse.

Attivissima in Italia, realizzò il Maxii di Roma, la stazione treni di Afragola (Napoli), il terminal marittino salernitano. Ha vinto tutti i maggiori premi per architettura del mondo; è stata la prima donna a essere insignita, nel 2004, del prestigiosissimo Pritzker Prize. Il suo stile, definito da molti "neofuturistico", è un sapiente connubio di geometrie taglienti e prospettive fugaci, che "evocano il caos della vita moderna". E' stata protagonista, dal 1978 al 2015, di decine di mostre nei principali musei di Arte moderna al mondo, dal Moma all'Hermitage. 

  

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