Duomo, le palme cinesi "che fanno schifo a tutti": "Ci pieghiamo sempre alle multinazionali"
Le palme originarie dell'Asia messe a dimora sono le uniche che resistono al freddo, fino a -8 gradi. Eppure non vanno già a nessuno. I giardinetti avevano avuto un restyling solo 3 anni fa, ma presto erano finiti nel dimenticatoio; il dibattito si è infiammato subito
Ragioni del sì alle palme? Poche. Proprio pochine a dire il vero. Il primo cittadino non nega che sia un'idea non usuale e che Milano ami "osare". Molti altri esponenti della giunta rimangono cauti, aspettando di vedere come sarà l'effetto a lavori ultimati. Buona sintesi di queste ansie è il pensiero dell'assessore alla Sicurezza Carmela Rozza, che ammette: "Ho trovato un po' fuori luogo l'idea di posizionarle all'ombra della Madonnina. Sensazione, però, che sta lentamente scomparendo, lasciando spazio a curiosità ed entusiasmo. Curiosità di vedere quale sarà il risultato finale, quando l'aiuola sarà completata anche dai banani e dalle piante fiorite, entusiasmo perchè finalmente quello spazio sarà veramente verde... alzi la mano chi ricorda o, addirittura rimpiange, il groviglio di rami secchi che c'era prima che arrivassero le Trachycarpus fortunei (questo il nome scientifico delle 38 palme). Entusiasmo per una città che, malandrina, riesce ad azzardare, a rischiare anche l'incomprensione dei suoi cittadini, pur di cambiare, di evolversi, di non restare impantanata nella placida tranquillità del "solito".
Qualche dubbio sulla tenuta botanica: "Quello che, invece, mi preoccupa, da portatrice sana di pollice verde, è se i banani reggeranno. A differenza delle palme, che resistono anche a climi non propriamente tropicali, questi alberi necessitano di temperature elevate e temono molto il vento. Ad ogni modo sono certa che l'Architetto Marco Bay abbia consultato botanici e giardinieri prima di fare questa scelta", conclude la Rozza.
Si dice che il tempo sia galantuomo. Basterà per lenire i giudizi freddissimi sui nuovi giardini?
