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A Milano nasce l'Area B: auto più inquinanti 'sbattute' fuori, 185 telecamere per controllare

Il divieto di accesso in Area B per i veicoli più inquinati (benzina euro 0, Diesel euro 0,1,2,3) sarà dal lunedì al venerdì, esclusi i festivi. Poi scatterà lo stop anche per i Diesel euro 4

Non solo area C: Milano avrà anche l'area B. A partire da gennaio ci sarà una zona a traffico limitato per i veicoli più inquinanti che corrisponderà a quasi tutto il territorio cittadino (72%).

Così la giunta di Palazzo Marino ha deciso di chiamare la Lez, la Low emission zone, un provvedimento già annunciato mesi fa ma che prenderà il via ufficialmente il 21 gennaio del 2019.

Area B

Il nome e il provvedimento sono stati illustrati in commissione dall'assessore alla Mobilità e Ambiente, Marco Granelli. L'Area B si aggiungerà all'Area C, la zona a traffico limitato del centro città, già attiva dal 2012.

confine low emission zone-2

Il divieto di accesso in Area B per i veicoli più inquinati (benzina euro 0, Diesel euro 0,1,2,3) sarà dal lunedì al venerdì, dalle 7.30 alle 19.30, esclusi i festivi. Dall'1 ottobre del 2019 scatterà lo stop anche per i Diesel euro 4.

L'Area B, come già era stato annunciato, sarà presidiata da 185 telecamere piazzate in altrettanti varchi: a gennaio ne saranno accese circa una dozzina.

"A Milano è nata area B, che con area C ci fa avere -traffico, +aria pulita, - camion nei quartieri. Regole per tutti e aiuti a cittadini e imprese per muoversi meglio e in maniera più sostenibile per la nostra salute. 6 milioni di € + 1 di Città metropolitana per aiutare piccole/medie imprese e artigiani a cambiare i loro veicoli, rottamando i vecchi diesel e comprando mezzi meno inquinanti. E per i cittadini più trasporti pubblici con nuove metropolitane e metrotranvie, con un piano di miglioramenti per gli autobus nei quartieri e un nuovo sistema di tariffe che aiuta a diminuire le differenze di costo per chi abita fuori Milano, così che potrà entrare in città con bus, tram e metropolitane e non con l'auto", spiega Marco Granelli, assessore comunale alla Mobilità.

"Con area C abbiamo avuto in centro - 30% del traffico, - 28% di incidenti, -49% di veicoli inquinanti. Ora con area B questi miglioramenti li vogliamo portare in tutti i quartieri della città, anche in periferia, perché proprio lì le case dei milanesi sono accerchiate dalle auto, dai camion e dai fumi. Da gennaio 2019 si installerà progressivamente una rete di telecamere ai confini della città per bloccare i vecchi diesel da lunedì a venerdì dalle 7.30 alle 19.30. Così tra il 2019 e il 2021 toglieremo 15 tonnellate di PM10 e 420 tonnellate di NOx dal 2023 al 2025. Da gennaio non potranno più circolare i diesel euro 0, 1, 2, 3 e dal 1 ottobre 2019 i diesel euro 4 immatricolati persone e dal 1 ottobre 2020 i diesel euro 4 immatricolati merci", continua. 

"E poi nel 2022 e 2024 i diesel euro 5 che producono da soli il 25% di tutto l'NOx prodotto dai veicoli. Una misura efficace perché va a colpire il 65% delle emissioni emesse dai veicoli. Una misura Equa perché chi usa pochissimo la vecchia macchina potrà ancora farlo il sabato o la domenica e per 5 gironi all'anno che diventano 25 per chi abita a Milano; e gli altri che vengono da fuori Milano potranno accedere agli 11 parcheggi di interscambio che sono fuori area B, lasciare lì l'auto e utilizzare la metropolitana", prosegue. 

"Una misura Trasparente perché chi passerà per la prima volta sotto le telecamere non riceverà la multa, ma una lettera che lo informa e gli spiega come iscriversi e avere diritto ai 5 o 25 giorni, e non prenderà la multa neanche per i giorni che il Comune ci mette a mandargli a casa la lettera: la multa la prenderà certamente se, nonostante la lettera continuerà a passare. Una misura coraggiosa, perché in Europa è così solo a Bruxelles, a Parigi, a Berlino e un po' a Barcellona. Milano vuole fare la sua parte, in maniera decisa ed equilibrata. Ma regole e incentivi non bastano: dobbiamo aiutarci tutti a cambiare, a compiere gesti e comportamenti utili per la qualità della nostra vita. Non ve lo chiedo io o il Sindaco Sala, ma Papa Francesco", conclude.

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