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Mobike e Ofo: parte il bike sharing a flusso libero a Milano

Ecco le novità e i dettagli del servizio

Parte mercoledì 30 agosto il servizio di bike sharing a flusso libero ("free floating") nella città di Milano. Gli operatori saranno due: Mobike (con 8 mila biciclette) e Ofo (con 4 mila biciclette). Entrambi arrivano dalla Cina e, in pochissimi anni, sono diventati "giganti" del settore, attirando anche importanti investimenti. Per dire, Tencent (WeChat) ha investito in Mobike, Alibaba in Ofo. Il servizio si affianca a quello a cui siamo abituati, BikeMi, gestito da Atm e Clearchannel, che al contrario prevede postazioni fisse.

Bike sharing a flusso libero a Milano

Le biciclette potranno essere prelevate con un'applicazione dedicata e rilasciate alla fine dell'uso. Potranno essere parcheggiate lungo i bordi delle strade a patto che non vi sia sosta riservata o divieto e, inoltre, in tutte le aree di sosta presenti a Milano: oltre 670 postazioni per un totale di 8.300 posti (in stalli o rastrelliere) diffusi sul territorio. Mille posti in più sono stati già programmati dall'amministrazione e verranno realizzati entro la fine del 2017. Oltre 400 posti saranno poi dedicati esclusivamente a questo tipo di bike sharing in tutta la città.

Il Comune ricorda che in ogni caso le biciclette vanno sempre parcheggiate in modo da non costituire un intralcio alla circolazione stradale o delle persone a piedi.

Mobike, come funziona: prezzi e sistema a punteggio

Vediamo come funziona Mobike, che avrà - come si diceva - 8 mila biciclette a Milano, riconoscibili per il telaio argento e i cerchi arancioni. Indispensabile scaricare l'applicazione su smartphone: da lì ci si può iscrivere, si può scegliere la bicicletta, prenotarla, sbloccarla (con un Qr code da inquadrare con lo smartphone) e utilizzarla, infine rilasciarla avendo cura di bloccarla. 

Per i pagamenti è possibile indicare una carta di credito o di debito, con cui ricaricare un portafoglio personale da cui verranno scalati i costi degli utilizzi. Al primo utilizzo si paga un euro di deposito e il viaggio sarà gratuito. Poi si pagheranno 30 centesimi per ogni mezz'ora di utilizzo (e comunque non meno di 30 centesimi, anche se si usa la bici per un tempo inferiore).

Ma attenzione: questo vale se si resta con almeno 81 punti. Altrimenti la tariffa diventa di 30 euro ogni mezz'ora di utilizzo. Avete letto bene, 30 euro. Occorre spiegare. All'iscrizione si parte con 100 punti. Con "buone pratiche" si aumenta il punteggio (che non potrà superare i mille punti), ma con "cattive pratiche" il punteggio diminuirà. Ad esempio: ogni nuova corsa effettuata fa guadagnare un punto, così come segnalare una bicicletta rotta o un parcheggio altrui errato, o ancora invitare un amico a registrarsi o essere stato invitato da un amico. 

Si perdono invece venti punti se si parcheggia in un'area recintata (dove quindi è impossibile per altri prendere la bici). Se ne perdono addirittura cinquanta se (testuale, dalle Faq di Mobike) «si abbandona la bicicletta se fermati dalla polizia». Si scende direttamente a zero punti se si trasporta la bicicletta illegalmente o se si utilizza un blocco privato, o ancora se si causa la perdita della bici perché ci si è dimenticati di bloccarla. 

Nelle Faq, per ora, non viene spiegato se esistono modi per "recuperare" rapidamente punti dopo averli persi, ma dubitiamo che qualcuno pagherà 30 euro per mezz'ora di utilizzo una volta sceso a 80 punti o meno.

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