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Car sharing, i posti in cui non si può arrivare: dall'ospedale Sacco all'Abbazia di Chiaravalle

Troppo periferici ma interessanti per molte persone. Ecco i luoghi in cui Car2go e/o Enjoy non arrivano. Ma ci sono le alternative

Da quando si è diffuso il car sharing a Milano, il concetto di "area operativa" è diventato patrimonio comune. Se con Car2go ed Enjoy (e prima anche con Twist) si può lasciare l'auto dove si è comodi, bisogna in realtà fare attenzione perché non tutto il territorio comunale di Milano è compreso nella suddetta area. In pratica, le zone più periferiche sono escluse e non si può parcheggiare l'auto lì.

Fa eccezione Share'ngo, il car sharing elettrico, che - come "area operativa" - considera l'intero territorio comunale.

Ma che cosa resta "fuori"? Non solo strade in mezzo ai campi, che sarebbe comprensibile, o piccoli agglomerati di case in estrema periferia, ma anche luoghi importanti e raggiunti da numerose persone ogni giorno. Ospedali e centri sportivi, ad esempio.

«Abito di fronte al Sacco», scrive una lettrice di MilanoToday: «Nonostante il nosocomio sia un punto di arrivo e partenza di migliaia di persone al giorno, e anche sede universitaria, non si può arrivare con nessun servizio di car sharing». Ed in effetti, consultando le mappe delle aree operative, i servizi si fermano poco prima, sul cavalcavia Grassi. Fino all'ospedale non arrivano né Enjoy né Car2go.

Un altro ospedale - l'Istituto europeo dei tumori - rientra invece nelle aree operative sia di Enjoy sia di Car2go, probabilmente grazie ad accordi presi tra lo Ieo e le società di car sharing. Ed è di pochi giorni fa l'annuncio che Enjoy copre ora l'ospedale Humanitas di Rozzano.

E soltanto con Enjoy si può raggiungere il centro sportivo Saini, il più grande di Milano, situato in via Corelli quasi al confine comunale. Car2go non ha mai esteso la sua area operativa fin lì. Anche l'aeroporto di Linate all'inizio non era raggiungibile con il car sharing. Poi, opportunamente, si è rimediato, anche se occorre pagare una tariffa aggiuntiva.

Resta invece fuori dalla copertura un "gioiello" come l'Abbazia di Chiaravalle, evidentemente giudicata "poco appetibile" da Car2go ed Enjoy.

Che cosa si può fare per rimediare? Sperare che le due principali compagnie di car sharing facciano qualche ritocco, senz'altro. Anche se una loro richiesta al comune di Milano è sempre stata quella, semmai, di ridurre le aree operative, visto che in estrema periferia le auto vengono poco usate e, se lì parcheggiate, sono poi scarsamente "riprese". Oltretutto, dall'estate 2015 per lasciare una Smart di Car2go fuori dal semicentro si paga - proprio per questo - una tariffa aggiuntiva.

Le alternative, però, esistono. La prima è Share'ngo, il car sharing elettrico che funziona esattamente nello stesso modo (si può lasciare dove si vuole), ma la cui area operativa corrisponde esattamente con i confini comunali. Quindi il Saini, l'ospedale Sacco, l'Abbazia di Chiaravalle e qualunque altro punto d'interesse, anche se in estrema periferia, è "toccato". La seconda è quella di utilizzare servizi di car sharing non "free floating" ma che si basano sui parcheggi fissi, come E-Vai o GuidaMi. In questo caso, se ci si reca in uno di questi posti, non si lascia l'auto ma si tiene il noleggio aperto, che però spesso è conveniente: un'ora con un'auto elettrica di E-Vai, per esempio, costa solo cinque euro.

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