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Ofo, il bike sharing si presenta. Vandali? "Numeri irrisori"

La presentazione ufficiale del bike sharing a flusso libero di Ofo, il secondo operatore dopo Mobike. Rivelate le tariffe: la prima mezz'ora costerà 20 centesimi

Gli atti vandalici? Una percentuale irrisoria. Così rispondono Antonio Rapisarda e Marco Menichetti, i vertici di Ofo (rispettivamente country manager per l'Italia e city manager per Milano), alla presentazione ufficiale delle biciclette in bike sharing a flusso libero del secondo operatore milanese (4 mila bici gialle, che si sommano alle 8 mila grigio-rosse di Mobike, il video). Quello dei vandali è "il" tema del nuovo servizio di bici in condivisione. Tra bici appese agli alberi, gettate nel Naviglio, ridipinte, relegate in cortili privati, "smontate" (senza sellino, senza gps, senza sistema di chiusura"), in queste prime settimane abbiamo visto decine e decine di fotografie. 

Bike sharing, Sala alla presentazione di Ofo

Ma evidentemente, rispetto ai grandi numeri, è cosa da poco. E realmente si parla di grandi numeri: ai milanesi il servizio sta piacendo parecchio, perché superando il concetto di stazioni fisse (proprio di BikeMi) consente di raggiungere i più disparati luoghi di periferia senza alcun problema. E' l'intermodalità, come spiegano i vertici di Ofo, a premiare il servizio: si usa il treno o la metropolitana e poi, per "l'ultimo chilometro", la bici in condivisione fino a casa o al posto di lavoro. 

Risultato: al 18 ottobre, le bici di Ofo hanno compiuto 320 mila tragitti per un totale di 325 mila chilometri (a testimonianza che i percorsi sono per lo più brevi), con un risparmio calcolato di 80 tonnellate di anidride carbonica. Le bici di Ofo sono «su misura per Milano e l'Italia», hanno spiegato Rapisarda e Menichetti: «Sono state progettate dal quartier generale cinese apposta per l'altezza media degli italiani».

Bike sharing, le tariffe di Ofo

Ma quanto costeranno le biciclette di Ofo dopo il 31 ottobre, giorno in cui scade il periodo di utilizzo gratuito? Le tariffe sono state diffuse il 19 ottobre: per la prima mezz'ora di utilizzo si pagano 20 centesimi, che salgono a 30 per la seconda mezz'ora. Dopo la prima ora di utilizzo, il costo è di 50 centesimi a mezz'ora, fino ad un massimo di cinque euro. Cioè cinque ore e mezza di utilizzo continuativo, senza interrompere la corsa.

Il piano tariffario è quindi simile a quello di Mobike, il concorrente, che sta già facendo pagare il servizio («noi abbiamo voluto dare un periodo gratuito per far abituare i milanesi», spiegano quelli di Ofo). 

E sarà senz'altro simile anche il sistema di penalizzazioni, con punti che verranno tolti per i comportamenti non corretti: se si scende troppo, le tariffe salgono in maniera esponenziale (per Mobike, per esempio, venti euro ogni mezz'ora di uso). Ofo non ha però ancora definito del tutto questo sistema di penalità, ma lo farà presto.

Bike sharing, Sala: "Forzare sulle tematiche ambientali"

«Anche se con qualche problema, il bike sharing è un servizio fondamentale per l'ulteriore diffusione delle biciclette ovunque, anche lontano dal centro», ha affermato il sindaco di Milano Giuseppe Sala, presente alla conferenza stampa: «In questo momento bisogna 'forzare' sulle tematiche ambientali. Lo pensano i sindaci di tutte le città del mondo». E - parlando delle misure antismog - Sala ha spiegato: «Sappiamo che hanno una utilità marginale, ma infatti nel frattempo lavoriamo anche sul lungo termine».

L'obiettivo tracciato da Sala è chiaro: passare da poco più di 50 a non più di 40 auto ogni 100 abitanti, disincentivando l'uso "inutile" dell'automobile. Anche attraverso le biciclette. Cosa, questa, facilitata dalla morfologia: Milano è sostanzialmente in pianura e, tutto sommato, non così grande.

Bike sharing, Sala: "Nel 2018 si diffonderà in Città Metropolitana"

Il dialogo con il sindaco è servito anche a fare il punto sulle prospettive per il 2018, durante il quale il servizio di bike sharing non si espanderà ulteriormente a Milano città (ma sarà l'occasione per valutare come muoversi successivamente). Dovrebbe, invece, essere l'anno dell'espansione in alcuni Comuni dell'area metropolitana, che si sono già fatti avanti con Palazzo Marino per capire come muoversi. E mentre Segrate ha già lanciato un suo bando per il bike sharing a flusso libero, e Siria Trezzi, sindaco di Cinisello Balsamo, è intenzionata ad incontrare Mobike e Ofo, altre amministrazioni incontreranno l'assessore milanese alla mobilità Marco Granelli per apprendere i dettagli dell'operazione delle bici condivise. 

E' presto per dire quante bici andranno a "popolare" la Città Metropolitana ed esattamente dove, ma sicuramente nel 2018 ci saranno novità in questo senso. E' importante invece chiarire che le corse con le bici di Ofo (e di Mobike) possono essere terminate, al momento, soltanto nella città di Milano.

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