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Scooter sharing: ecco l'area operativa e le tariffe

Emergono nuovi dettagli sul servizio: partirà prima di Expo

Saranno non meno di mille gli scooter a disposizione per lo "sharing", a Milano: l'iniziativa, che ha pochi eguali al mondo, e che si colloca in mezzo al bike sharing e al car sharing, è pronta a partire. Già ampiamente annunciata, la rivoluzione dello scooter sharing sarà realtà prima di Expo 2015.

Sono almeno dieci gli operatori interessati. Saranno però due o tre quelli attivi all'inizio: minimo cento scooter ciascuno, ma il comune di Milano ne vuole 300-400 per operatore, in modo da partire subito con una quantità degna di nota.

Tra i gestori, "Motit", già attiva a Barcellona con mezzi elettrici, e poi Piaggio e Yamaha. Lo riferisce il Corriere. Le tariffe non dovrebbero essere più basse di quelle del car sharing, ma con il vantaggio per l'utente di tempi di utilizzo più brevi dell'auto e - alla fine - di un risparmio. E' trapelato che l'area operativa dello scooter sharing sarà più ampia di quella del car sharing, che attualmente copre non tutta la città di Milano. L'obiettivo del comune è portare gli scooter anche in alcune parti dell'hinterland.

CONTESTAZIONE - L'associazione Genitori Antismog si definisce però preoccupata della notizia e invita il comune, quanto meno, a limitare il servizio alle sole moto elettriche.

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