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Decreto flussi 2011: tutte le informazioni utili

Il decreto flussi è stato pubblicato il 31 dicembre scorso sulla gazzetta ufficiale. Ecco quello che c'è da sapere per presentare domanda

Sarà il 31 gennaio il primo giorno utile per usufruire della riapertura dei flussi. Il decreto autorizza l'ingresso di 98.080 quote (86.580 nuovi ingressi per motivi di lavoro non stagionale a favore di cittadini extracomunitari  “residenti” all’estero e 11.500 conversioni in permessi per lavoro).

A CHE SERVE IL DECRETO FLUSSI
– La legge Bossi Fini prevede che in Italia si possa assumere un cittadino extraUE solo se è già titolare di un permesso di soggiorno idoneo all’assunzione, come ad esempio un permesso di soggiorno per motivi familiari, lavoro subordinato non stagionale, studio (per un massimo di 20 ore settimanali e comunque non oltre 1040 ore annuali), rifugiato politico, motivi umanitari, ecc.

Nei restanti casi  il datore di lavoro deve necessariamente attendere l’emanazione del decreto flussi e chiedere, quindi, preventivamente il nulla osta al lavoro per poi procedere all’assunzione. Il cittadino extraUe per il quale si richiede il nulla osta deve trovarsi all’estero o comunque essere in Italia regolarmente soggiornante per altri motivi.

LE DOMANDE - Le domande potranno essere inviate solo a partire il 31 gennaio, giorno stabilito dal Decreto Flussi. Non saranno considerate valide le domande inviate prima di tale giorno.

COSA ACCADDE NEL 2007
– Le quote vengono assegnate rispettando l’ordine cronologico di arrivo delle domande. Per sperare di ottenere la quota prima che questa si esaurisca. Nel 2007, le quote disponibile si esaurirono nell’arco di 15 minuti in media rispetto all’orario previsto di invio della domanda (ore 8.00).

LE SCADENZE
- I datori di lavoro che intendono assumere i lavoratori provenienti dai Paesi per i quali è riservata una quota possono inoltrare le domande a partire dalle ore 08:00 del 31° gennaio 2011.

I datori di lavoro che intendono assumere i lavoratori domestici provenienti da Paesi per i quali non è riservata una quota possono inoltrare le domande a partire dalle ore 08:00 del 2 febbraio 2011.

I datori di lavoro che intendono assumere i lavoratori nei restanti settori, provenienti da Paesi per i quali non è riservata una quota, possono inoltrare le domande a partire dalle ore 08:00 del 3 febbraio 2011.

Coloro che invece presentaranno la conversione del permesso di soggiorno in un permesso per lavoro dovranno inviare la domanda il 31 gennaio 2011 se provendono da un Paese elencato dal Decreto, oppure il 2 febbraio 2011 nell’altro caso.

IL TESTO DEL DECRETO FLUSSI - Ingressi per lavoro subordinato e domestico per nazionalità riservate. Nell’ambito della quota di ingressi per lavoro, è prevista una quota di 52.080 posti per lavoro subordinato, riservata solo ai cittadini extracomunitari provenienti da questi Paesi: 4500 Albania; 1000 Algeria; 2400 Bangladesh; 8000 Egitto; 4000 Filippine; 2000 Ghana; 4500 Marocco; 5200 Moldavia; 1500 Nigeria; 1000 Pakistan; 2000 Senegal; 80 Somalia; 3500 Sri Lanka; 4000 Tunisia; 1800 India; 1800 Perù; 1800 Ucraina; 1000 Niger; 1000 Gambia; 1000 altri Paesi non UE che concludano accordi con l’Italia.
 
Ingressi di Colf e Badanti (nazionalità non riservate). E’ stata prevista una quota ulteriore di 30.000 posti per i cittadini extracomunitari non appartenenti ai sopra elencati Paesi (ad esempio russi) solo per svolgere lavori domestici come colf, badanti o baby sitter.

Ingresso di lavoratori formati all’estero. E’ stata, infine, riservata una quota ai cittadini extracomunitari che hanno seguito  programmi di formazione e istruzione nel Paese di origine ( 4.000 posti) e una quota di 500 posti per i lavoratori subordinati e autonomi di origine italiana (genitori, nonni o bisnonni italiani) residenti in Argentina, Uruguay, Venezuela o Brasile e inseriti negli elenchi dei lavoratori presso i rispettivi Consolati italiani.

Conversione in permessi per lavoro. Oltre agli ingressi per lavoro il Decreto Flussi ha previsto la possibilità di convertire anche 11.500 permessi di soggiorno in altrettanti permesso per lavoro così suddivisi: Possono essere convertiti in Lavoro Subordinato:
3.000 permessi di soggiorno per studio;
3.000 permessi di soggiorno per formazione professionale/tirocinio;
4.000 permessi di soggiorno per lavoro stagionale;
1.000 permessi di soggiorno CE per soggiornati di lungo periodo rilasciati da altri Stati dell’Unione Europea.

Possono essere convertiti in Lavoro Autonomo: 500 permessi di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo rilasciati ai cittadini extracomunitari da altri Stati dell’Unione Europea.

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