Milano è sempre più calda. Nell'ultimo decennio la temperatura media si è alzata di 1,5 gradi: dai 14,3 del periodo 1981-2010 si è passati ai 15,8 di quest'ultima decade. Ma non è il solo cambiamento climatico con cui la città sta facendo i conti: all'ombra della Madonnina piove meno frequentemente rispetto al passato ma le precipitazioni hanno aumentato la loro intensità. A dimostrarlo sono sempre i dati: 12 mm di pioggia all'ora la media calcolata per il mese di luglio nel periodo 2013-2018, contro gli 8 mm/h dell'arco temporale 1998 - 2018.

Il quadro emerge dal database climatologico, uno dei risultati del primo anno del progetto ClimaMi, promosso da Fondazione Osservatorio Meteorologico Milano Duomo in collaborazione con Fondazione Lombardia per l'Ambiente e altre realtà del territorio.

L'analisi dei dati ha fatto emergere differenze meteorologiche importanti non solo tra decenni diversi ma anche tra una città e l'altra. Non solo, le condizioni meteo — stando ai dati — cambiano anche "all'interno dello stesso territorio urbano: se a Milano Bovisa la media delle precipitazioni annue è stata di 1.139 mm, a Milano Sud si è fermata a 874 mm (dati riferiti al periodo 2012-2018)", precisano i meteorologi.

Il progetto ClimaMi

Il database di ClimaMi raccoglie i dati climatici di Milano e di altri 12 comuni della Lombardia (Cinisello Balsamo, Gaggiano, Lacchiarella, Legnano, Lodi, Magenta, Melzo, San Donato Milanese, Saronno, Seregno, Vigevano, Vimercate) riferiti al periodo 2012-2018.

I valori sono forniti da 19 stazioni meteorologiche urbane (7 delle quali collocate nella città di Milano) appartenenti alla rete nazionale della Fondazione Omd; a questi si aggiungono, per la centralina di Milano Centro, alcuni dati riferiti ai Clino (le medie di riferimento) 1961-1990 e 1981-2010, che permettono di evidenziare cambiamenti avvenuti nel clima urbano, e i dati di fulminazione forniti da Cesi Spa.