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Maltempo, Coldiretti: "Dopo un inverno di siccità la pioggia è una manna per campi"

La perturbazione ha portato pioggia in pianura e neve sulle montagne

"Il maltempo arriva come una manna sulle campagne lombarde dopo un inverno anomalo in cui le precipitazioni che hanno coinvolto tutto il territorio regionale sono praticamente dimezzate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno". È quanto afferma la Coldiretti in riferimento all’arrivo della perturbazione proveniente dal Nord Europa che nella giornata di giovedì ha portato neve e pioggia dopo una prolungata siccità che ha messo in allarme gli agricoltori.

"Se da un lato infatti il 'bel tempo' ha permesso di fare le lavorazioni per preparare il terreno alla semina in modo ottimale, non si può dire la stessa cosa per la germinazione dei semi, che – spiega la Coldiretti – può avvenire solo in presenza di buona umidità. La mancanza di precipitazioni significative per lungo tempo - continua la Coldiretti Lombardia – ha infatti ridotto la quantità di acqua nei terreni, negli invasi e nei fiumi".

Piogge a Milano: la siccità dell'inverno 2018-2019

Nell'inverno 2018-2019 è mancata la pioggia: tutti e tre i mesi — come emerge dai dati resi noti dalla Fondazione osservatorio Meteorologico Milano Duomo — hanno chiuso decisamente al di sotto della media pluviometrica: nel complesso si sono registrati solo 44.7 mm, rispetto ai 176.6 del trentennio precedente (1981-2010). Tra dicembre e gennaio, inoltre, si è registrato un lungo periodo di totale assenza di precipitazioni: ben 27 giorni consecutivi, dal 20 dicembre al 15 gennaio.

Pochissima la neve: "Dei cinque episodi nevosi che si sono verificati nel corso dell’inverno, l’unico in cui si sono registrati accumuli significativi (1 cm) è quello dell’1 febbraio; negli altri casi si è trattato solo di debole nevischio o di pioggia mista a neve", concludono gli esperti.

Foto | Le precipitazioni

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Il livello del Lago Maggiore sarà più alto

Il livello massimo del Verbano sarà più alto. Durante l'osservatorio sulle crisi idriche, per fronteggiare il grande periodo di siccità che sta mettendo in ginocchio le risorse idriche del Nord Italia, è stato deciso di alzare il alzare a 135 centimetri sullo zero idrometrico il livello massimo del Lago Maggiore durante il periodo estivo. Tradotto? Sarà più alto di 10 centimetri rispetto al massimo consentito fino al 2018. In questo modo ci saranno  25 milioni di metri cubi di acqua in più, oro blu prezioso per il fiume Ticino, Navigli e Canale Villoresi. Attualmente (martedì 2 aprile 2019) il livello è di poco meno di 10 centimetri sopra lo zero idrometrico: oltre 57 centimetri sotto la media del periodo.

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