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Nasce la triplice alleanza tra cardiologo, urologo e laser per guarire la prostata e preservare il cuore

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

"L'urologo e il cardiologo", dice dottor Andrea Cestari, Direttore dell'Unità Operativa di Urologia dell'Istituto Auxologico Italiano IRCCS, Milano, "hanno trovato nel laser "a raggio verde"- Greenlight - il mezzo più sicuro per guarire l'ipertrofia prostatica benigna (l'ingrossamento benigno della prostata - IPB), che colpisce fino l'80% degli italiani over 50 anni.

Milioni di loro per problemi di cuore, impianti di stent coronarici, valvole cardiache e fibrillazione atriale sono in terapia quotidiana con farmaci anticoagulanti e/o antiaggreganti (fluidificanti del sangue per la prevenzione dei trombi) e non possono avvalersi della chirurgia tradizionale che richiede la sospensione farmaci salvavita e sono quindi condannati al catetere anche per lunghi periodi. In nuovo laser consente di operare in tutta sicurezza migliaia di pazienti in terapia con farmaci anticoagulanti e/o antiaggreganti - fluidificanti del sangue per la prevenzione dei trombi.

L'impiego di greenlight laser che vaporizza l'eccesso prostatico senza causare emorragie post operatorie consente di non sospendere mai, nemmeno per un solo giorno, la terapia "salvavita" ( come invece avviene con le altre metodiche chirurgiche ) ed è quindi indicato in questi pazienti ad elevato rischio cardiovascolare. Inoltre, salvaguarda la potenza sessuale e la continenza urinaria".

"La popolazione affetta da problemi circolatori e da problemi prostatici che assume anticoagulanti e/o antiaggreganti in modo continuativo è in continuo aumento" precisa il professor Gianfranco Parati, Direttore dell' Unità Operativa di Cardiologia - Istituto Auxologico Italiano IRCCS Milano, Università degli Studi di Milano-Bicocca,"per l'incremento dell'età media. Da qui il benvenuto a nuove soluzioni tecnologiche tra le quali il laser al triborato di litio dato che gli interventi chirurgici sono la prima causa di sospensione degli anticoagulanti e degli antiaggreganti ( con le gravi conseguenze che ne derivano ) in pazienti con patologie cardiovascolari croniche".

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