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Nuovo buco nel bilancio di Milano: abbonamenti Atm a 38 euro?

Riunione fiume della maggioranza di centrosinistra: Maran voleva limitare l'aumento alla "soglia psicologica" di 35 euro, ma il rischio è che si debbano tagliare i servizi

Abbonamenti Atm a 38 euro? Sembra proprio di sì. L'assessore alla mobilità Pierfrancesco Maran "dovrà" portare una proposta di aumento delle tessere mensili e annuali che garantisca almeno 35 milioni in più al comune, se non 40 milioni. Il comune è alle prese con un bilancio difficile da far quadrare: Francesca Balzani ha spiegato che i tagli al fondo di solidarietà saranno portati a 120 milioni, poi occorre considerare circa 18 milioni in meno di introiti Imu rispetto al 2012 e altre voci negative per qualcosa come 64 milioni di ammanco. Da coprire in gran parte con l'operazione sugli abbonamenti dei mezzi pubblici.

La linea è stata dettata da una riunione di maggioranza di giovedì pomeriggio, secondo cui non bisogna toccare i servizi ma aumentare appunto le tariffe, considerando che per gli abbonamenti Atm i mancati adeguamenti Istat degli ultimi quindici anni ammonterebbero a un +25%. Alla riunione vari assessori, i capigruppi in consiglio comunale, il presidente Basilio Rizzo e i segretari dei partiti di maggioranza.

Maran ha cercato fino in fondo di limitare il ritocco fino a 35 euro, come soglia psicologica da non superare per evitare che si traduca in una diminuzione dell'uso dei mezzi pubblici. Come ha argomentato Carmela Rozza, assessore ai lavori pubblici, una manovra leggera riproporrebbe poi gli stessi problemi tra un anno: "Qualsiasi aumento verrebbe comunque vissuto come una stangata e lo è. Ma non abbiamo scelta. Se no dobbiamo avere il coraggio di dire ai milanesi che non aumentiamo niente, ma tagliamo i servizi ai cittadini", ha affermato.

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