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Trivulzio, affitti choc: 75 euro al mese in pieno centro. Svelato elenco

Majorino (Pd): "Si azzerino vertici Pat". Negli elenchi del Pio Albergo Trivulzio anche Carla Fracci e Ariedo Braida (Milan). Affitti choc a 75 euro mensili in pieno centro di Milano. Dubbi sui contratti

albergo_trivulzio_2Si è svolta nel pomeriggio, a palazzo Marino, la riunione della commissione Casa per analizzare la busta sigillata che contiene gli elenchi degli inquilini che vivono, spesso con canoni agevolati, nel patrimonio immobiliare del Pio Albergo Trivulzio (nella foto a sinistra), uno storico ospizio milanese.

L'ELENCO - La riunione è stata convocata per la verifica della correttezza delle procedure che hanno portato a stabilire gli affittuari degli immobili. Nell'elenco dei locatari è emerso il nome di Carla Fracci, una delle più ammirate ballerine italiane: appartamento in via Della Spiga, 187 metri quadrati, a circa 45mila euro annui. C'è il direttore generale del Milan Ariedo Braida: a lui è intestata una abitazione di 84 metri quadrati, in piazza Carmine 1, per un canone di 17.300 euro l'anno più 1.244 di spese. Nella lista anche un Cordero di Montezemolo. Ci sono, poi, diversi affitti choc: 75 euro al mese per 60 metri quadrati nell'elegante corso Vittorio Emanuele.

COMMISSIONE D'INCHIESTA - Vincenzo Giudice (Pdl) segnala "come alcuni contratti risultino scaduti". Ed è "probabile che molti immobili non sono stati inclusi". Giudice ha richiesto ulteriori spiegazioni "ai vertici del Pio Albergo Trivulzio". "Se le spiegazioni non dovessero essere soddisfacenti, potremmo chiedere commissione d'inchiesta". Così la presidente della commissione Casa Barbara Ciabò: "Se davvero mancassero degli immobili, sarebbe gravissimo".

"DIMISSIONI" - Il capogruppo in Consiglio comunale del Pd Pierfrancesco Majorino ha chiesto "le dimissioni e l'azzeramento dei vertici del Pio Albergo Trivulzio". "Oggi è una giornata importante - ha detto anche il presidente dell'assise comunale Manfredi Palmieri (Fli) - perché abbiamo dimostrato che la privacy c'entra poco o nulla con i doveri di trasparenza nella gestione di beni pubblici. Un obbligo che non deve riguardare soltanto il Comune di Milano, ma anche enti, come il Pio Albergo Trivulsio, che gestiscono beni della comunità".

"NESSUNA CACCIA ALLE STREGHE" - Per l'assessore comunale al Decoro urbano Maurizio Cadeo "va bene la trasparenza, ma nessuna caccia alle streghe". Il consigliere Rizzardi chiede che "si stigmatizzi il fatto che alcune informazioni siano trapelate alla stampa non permettendo un sereno lavoro della commissione Casa". E Gallera: "Bisogna approfondire modalità di assegnazione e scelta degli inquilini. Siamo per la trasparenza assoluta e va fatto per tutti, non solo per il Trivulzio, ma il tema non è quello degli elenchi, bensì delle modalità di gestione. Dovevamo farlo il primo giorno della legislatura".

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