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Affittopoli, negli elenchi la compagna di Pisapia: "Affitto disdetto"

"La mia compagna è affittuaria regolare al Pio Albergo Trivulzio. Un affitto disdetto 5 anni fa, ma non ci sono state conseguenze pratiche. Solo fango", così Pisapia (candidato sindaco) a Affaritaliani. E la Moratti auspica "trasparenza"

"I giorni scorsi sono incominciate a girare voci strane: ovvero che io abitassi in una casa del Pio Albergo Trivulzio, che il mio comitato avesse sede in quella abitazioni. L'unica verità è che la mia compagna da oltre 20 anni è affittuaria regolare di una casa al Pio Albergo Trivulzio. Un affitto disdetto cinque anni fa che non ha determinato ancora l'allontamento della mia compagna. Quindi una decisione che lei aveva già preso".

"LA DIREZIONE DEL PAT NON SI E' MAI PRESENTATA" - Giuliano Pisapia, candidato sindaco a Milano per il centrosinistra ha risposto così alle polemiche su Affittopoli dalla redazione di Affaritaliani.it; ovvero al fatto che la sua attuale compagna, la giornalista Cinzia Sasso, abbia avuto in locazione dal 1989 un casa del Pio Albergo Trivulzio a prezzi scontati. E ancora afferma al quotidiano on-line: "Sono per la massima trasparenza. Ho apprezzato che Cinzia, prima ancora che il Garante, abbia voluto rendere pubblica questa notizia che era già nota nel 1992. In quell'appartamento io non abito. Cinzia e suo figlio abitano lì dal 1992. La disdetta reciproca tra il Pat (Pio albergo Trivulzio) e Cinzia risale a 5 anni fa. Ma non c'è stata nessuna conseguenza pratica, perché la proprietà del Pat non si è fatta mai viva".

MORATTI: "SERVE TRASPARENZA" - “Il Trivulzio ha una sua autonomia – è intervenuta sulla vicenda il sindaco Letizia Moratti – e quindi non si può intervenire se non indicando quali devono essere dei criteri che il Trivulzio deve avere. Io ho sempre chiesto e continuerò a chiedere la massima trasparenza”. “Sono felice – ha aggiunto – che il presidente del Trivulzio abbia deciso di consegnare gli elenchi al Consiglio Comunale, ma non basta. Io chiederò quali sono i criteri con cui sono stati indetti i bandi, voglio essere sicura che nulla è stato dato se non attraverso questi, voglio essere sicura che ci saranno dei criteri di assegnazione che rispettano i criteri dei bandi e voglio che questi criteri siano resi noti”.

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