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Minacce e insulti alla Brigata Ebraica: 9 antagonisti indagati

La procura apre una inchiesta dopo il lavoro d'identificazione della Digos

Nove antagonisti sono indagati in seguito agli insulti e alle minacce perpetrate nei confronti dei manifestanti del corteo per il 25 Aprile e in particolare di chi sfilava insieme alla Brigata Ebraica. I protagonisti sono stati identificati dalla Digos e il sostituto procuratore Leonardo Lesti li ha iscritti nel registro degli indagati: tutti rispondono di manifestazione non autorizzata, anche se potrebbe aggiungersi l'aggravante dell'istigazione all'odio razziale. Alcuni rispondono di minacce, uno di resistenza e due di getto pericoloso di oggetti.

25 aprile: il corteo per le vie di Milano (M. Melley)

Gli agenti della Digos hanno analizzato i filmati di sorveglianza di piazza San Babila, dove gli antagonisti hanno "aspettato" la Brigata Ebraica, e hanno identificato nove tra i più esagitati. Tuttavia è possibile che il numero salga nelle prossime settimane: dalla procura è partita infatti la richiesta di proroga delle indagini.

La contestazione alla Brigata Ebraica parte dalla confusione tra essa e lo Stato d'Israele a causa, soprattutto, del simbolo simile. Il passaggio in San Babila della Brigata Ebraica è da qualche anno piuttosto "caldo". Oltre agli insulti di ogni tipo, le forze dell'ordine e i servizi d'ordine della manifestazione devono sempre frapporsi per impedire lo scontro fisico. 

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