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Pisapia e i suoi ultimi Ambrogini: "Grazie Milano". Standing ovation per Bolle e i ferrovieri feriti

La standing ovation la sala l'ha riservata ai due ferrovieri di Trenord, Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin, aggrediti a colpi di machete da una gang sudamericana lo scorso giugno

Milano è "una città che vince il terrore e sconfigge il terrorismo, ripudia la guerra e la cultura della morte. Lo è stata nel corso della Resistenza, della lotta all'eversione, e lo è oggi contro ogni fondamentalismo. Come Parigi, Milano ama la vita. Ed ha già risposto con una gioiosa riaffermazione di vita ad ogni paura".

Chi ha vinto l'Ambrogino d'oro 2015? Tutti i premiati.

Il sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, riserva una parte del suo discorso alla città in occasione della consegna delle Civiche benemerenze (persone che si sono distinte per il proprio impegno sociale o lavorativo), lunedì, note come Ambrogini, ai temi della lotta al terrorismo e della sicurezza. "Senza cedere di un millimetro su legalità e sicurezza, anzi rafforzando gli antidoti - ha detto dal palco del Teatro Dal Verme - ha allargato ancora di più il suo cuore a chi vive tra noi in pace". "Milano - ha aggiunto - continua ad aprirsi al mondo, a cercare soluzioni nuove, a mettere in rete le sue migliori realtà per vincere le sfide crescenti di un mondo complesso ma sempre meraviglioso".

"Per tutto questo, Milano vi dice grazie. E per tutto questo, io con grande commozione, vi dico grazie" ha detto concludendo il suo discorso che, con la decisione di non ricandidarsi e salvo ripensamenti che sembrano impossibili, è l'ultimo da sindaco della città. 

La cerimonia, poi, è stata molto suggestiva. Quando è salito sul palco per ritirare l'Ambrogino d'oro, dal pubblico del teatro Dal Verme si è levato un lungo applauso, il più lungo di tutta la cerimonia. Ma la standing ovation la sala l'ha riservata anche ai due ferrovieri di Trenord, Carlo Di Napoli e Riccardo Magagnin, aggrediti a colpi di machete da una gang sudamericana lo scorso giugno.

Insieme a loro altre 15 medaglie d'oro consegnate dal sindaco Giuliano Pisapia che in apertura del suo discorso ha voluto salutare il neo prefetto di Milano, Alessandro Marangoni. "Più che benvenuto, bentornato - ha detto - Il dottor Marangoni aveva troppa nostalgia della nostra magnifica città e noi siamo molto felici di fare di nuovo un pezzo di strada insieme a lui". Tornando alle medaglie d'oro tra i premiati spicca il nome della cantante Mina per la quale ha ritirato il premio uno storico collaboratore, Mauro Balletti. Il legame della Tigre di Cremona con la città di Milano risale al periodo negli anni Sessanta quando la cantante visse nel capoluogo lombardo.

E poi a ricordare il grande evento milanese del 2015, l'attestato ai volontari di Expo e la medaglia d'oro al capocantiere quasi ottantenne Romano Bignozzi. Sul palco del Dal Verme a ritirare il riconoscimento, tra gli altri, anche l'avvocato Annamaria Bernardini de Pace, la coordinatrice del laboratorio di scrittura del carcere di Bollate, Maddalena Capalbi, e Silvia Polleri che ha fondato InGalera, il primo ristorante in un carcere, sempre quello di Bollate.

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