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Approvata all'unanimità la mozione M5s sui monitoraggi al suolo per le aziende inquinanti

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di MilanoToday

Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S, molto attiva sul fronte ambientale e prima firmataria della mozione, dichiara: "E' stato un iter lungo e faticoso, partito dalla discussione della nostra mozione in Aula del Consiglio Regionale il 7 marzo 2017 e poi rinviata, per una più approfondita discussione, alla Commissione Ambiente. Ma non ho mai smesso di crederci finché la mozione non è stata finalmente approvata oggi dalla Commissione Ambiente di Regione Lombardia e all'unanimità. La portata innovativa di questa mozione è dettata dal fatto che finalmente abbiamo un impegno nero su bianco della Giunta Regionale a promuovere accordi volontari per monitoraggi al suolo, in via sperimentale, tramite l'uso dei muschi come bioindicatori, con le aziende cosiddette IPPC, titolari di nuove istanze o di istanze di modifica assoggettate a VIA o verifica di assoggettabilità a VIA, nonché per gli impianti già esistenti ai quali sono ascrivibili responsabilità certe di ricadute al suolo di contaminanti derivanti dalla loro attività produttiva." "Siamo soddisfatti - aggiunge Nanni - perché è la prima volta in Italia che una Regione italiana si impegna ad avviare questo tipo di accordi con le aziende a tutela dei nostri suoli e della salute dei cittadini. Ho intrapreso questa iniziativa proprio a seguito delle esplosioni avvenute presso la raffineria ENI di Sannazzaro. Dall'audizione di ENI, infatti, era chiaramente emerso che in questi 54 anni di attività della raffineria, non si era mai provveduto ad effettuare dei monitoraggi periodici sulla qualità dei suoli esterni per verificare le ricadute di contaminanti all'esterno della raffineria. Questo è a dir poco assurdo, poiché in questo modo non si hanno a disposizione dati che possano dirci quale sia l'effetto accumulo di metalli pesanti e inquinanti nei terreni limitrofi a quest'area. La portata innovativa della nostra mozione ha fatto sì che, d'ora in poi, sia la stessa Regione a promuovere accordi con le aziende impattanti, compensando in questo modo una lacuna del Ministero dell'Ambiente che non ha mai dato attuazione al D. Lgs. n. 155/2010. Come al solito, il Governo si dimostra totalmente scollato dalle esigenze di tutela della salute e dell'ambiente dei nostri territori e, grazie alla nostra iniziativa, è stato possibile trovare una soluzione da applicare quanto meno a livello regionale per le numerose aziende IPPC presenti su tutto il territorio lombardo". "Infine, l'altra novità apportata dalla nostra mozione è l'introduzione di una nuova più avanzata metodologia per effettuare i monitoraggi al suolo, che non si limiteranno ad una mera analisi chimica dei contaminanti ma dovranno adottare un approccio olistico ed unico nel suo genere, di tipo chimico, fisico e biologico dei suoli in modo da consentire una verifica più realistica possibile sulla loro qualità e sui problemi indotti da attività antropica. Un approccio innovativo di questo genere è già stato sperimentato da Regione Lombardia per il progetto TOP SOIL che ha permesso di fare un "PUNTO ZERO" sullo stato di salute dei suoli lombardi, per la prima volta in Italia. Con la nostra mozione, abbiamo impegnato la Giunta a dare struttura e periodicità a questo tipo di monitoraggi, circoscrivendoli alle aree particolarmente a rischio per la tutela della salute e dell'ambiente, come quelle in cui sono insediati impianti IPPC. Da oggi tutto questo sarà possibile grazie alla mozione del M5S approvata all'unanimità. Staremo a vedere se le aziende avranno altrettanta sensibilità nello stipulare questi accordi volontari per una maggiore tutela dei cittadini residenti in quelle aree". Iolanda Nanni, consigliere regionale M5S, molto attiva sul fronte ambientale e prima firmataria della mozione, dichiara: "E' stato un iter lungo e faticoso, partito dalla discussione della nostra mozione in Aula del Consiglio Regionale il 7 marzo 2017 e poi rinviata, per una più approfondita discussione, alla Commissione Ambiente. Ma non ho mai smesso di crederci finché la mozione non è stata finalmente approvata oggi dalla Commissione Ambiente di Regione Lombardia e all'unanimità. La portata innovativa di questa mozione è dettata dal fatto che finalmente abbiamo un impegno nero su bianco della Giunta Regionale a promuovere accordi volontari per monitoraggi al suolo, in via sperimentale, tramite l'uso dei muschi come bioindicatori, con le aziende cosiddette IPPC, titolari di nuove istanze o di istanze di modifica assoggettate a VIA o verifica di assoggettabilità a VIA, nonché per gli impianti già esistenti ai quali sono ascrivibili responsabilità certe di ricadute al suolo di contaminanti derivanti dalla loro attività produttiva." "Siamo soddisfatti - aggiunge Nanni - perché è la prima volta in Italia che una Regione italiana si impegna ad avviare questo tipo di accordi con le aziende a tutela dei nostri suoli e della salute dei cittadini. Ho intrapreso questa iniziativa proprio a seguito delle esplosioni avvenute presso la raffineria ENI di Sannazzaro. Dall'audizione di ENI, infatti, era chiaramente emerso che in questi 54 anni di attività della raffineria, non si era mai provveduto ad effettuare dei monitoraggi periodici sulla qualità dei suoli esterni per verificare le ricadute di contaminanti all'esterno della raffineria. Questo è a dir poco assurdo, poiché in questo modo non si hanno a disposizione dati che possano dirci quale sia l'effetto accumulo di metalli pesanti e inquinanti nei terreni limitrofi a quest'area. La portata innovativa della nostra mozione ha fatto sì che, d'ora in poi, sia la stessa Regione a promuovere accordi con le aziende impattanti, compensando in questo modo una lacuna del Ministero dell'Ambiente che non ha mai dato attuazione al D. Lgs. n. 155/2010. Come al solito, il Governo si dimostra totalmente scollato dalle esigenze di tutela della salute e dell'ambiente dei nostri territori e, grazie alla nostra iniziativa, è stato possibile trovare una soluzione da applicare quanto meno a livello regionale per le numerose aziende IPPC presenti su tutto il territorio lombardo". "Infine, l'altra novità apportata dalla nostra mozione è l'introduzione di una nuova più avanzata metodologia per effettuare i monitoraggi al suolo, che non si limiteranno ad una mera analisi chimica dei contaminanti ma dovranno adottare un approccio olistico ed unico nel suo genere, di tipo chimico, fisico e biologico dei suoli in modo da consentire una verifica più realistica possibile sulla loro qualità e sui problemi indotti da attività antropica. Un approccio innovativo di questo genere è già stato sperimentato da Regione Lombardia per il progetto TOP SOIL che ha permesso di fare un "PUNTO ZERO" sullo stato di salute dei suoli lombardi, per la prima volta in Italia. Con la nostra mozione, abbiamo impegnato la Giunta a dare struttura e periodicità a questo tipo di monitoraggi, circoscrivendoli alle aree particolarmente a rischio per la tutela della salute e dell'ambiente, come quelle in cui sono insediati impianti IPPC. Da oggi tutto questo sarà possibile grazie alla mozione del M5S approvata all'unanimità. Staremo a vedere se le aziende avranno altrettanta sensibilità nello stipulare questi accordi volontari per una maggiore tutela dei cittadini residenti in quelle aree".

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