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Tensione a Palazzo Marino sul Pgt, ancora a rilento l’approvazione

Dopo due settimane di discussione sul pgt, il progetto è ancora fermo in consiglio comunale. Maggioranza e opposizione hanno abbandonato definitivamente i tentativi di mediazione

Dopo due settimane la discussione sul piano di governo del territorio, futuro piano regolatore di Milano,  è ancora ferma in consiglio comunale. Maggioranza e opposizione continuano ad essere arroccate su posizioni diametralmente opposte e una mediazione sembra difficile.

Nella seduta di oggi, l’aula è riuscita ad esaminare solo una decina di emendamenti: di questo passo, viste le oltre 1300 modifiche presentate, serviranno mesi per arrivare ad una approvazione definitiva delle norme che regoleranno l’edilizia e le costruzioni in città.

“La trattativa si è rotta - ha attaccato il capogruppo del Pd Pierfrancesco Majorino - la maggioranza crede di risolvere i suoi problemi interni facendo lavorare l'aula a oltranza, invece di dialogare: così ottengono solo lo scontro in consiglio”.

Secondo l’Assessore Masseroli, responsabile dell’urbanistica, invece: “Dobbiamo andare avanti e mi auguro che tutti assumano un atteggiamento responsabile nei confronti di un documento che è in grado di dare risposte strutturali ai problemi della nostra città”.

Critico nei confronti del Pd è il vicecapogruppo del Pdl Michele Mardegan: “La posizione del Pd è irragionevole solo se si siede attorno a un tavolo può contribuire alla scrittura del pgt. Ma se l'obiettivo è solo di ritardarne l'adozione per ragioni elettorali, allora lo approveremo noi con sedute a oltranza”.

Per qualcuno anche l’assenza continua del sindaco non è una buona cosa se si vuole approvare il piano in tempi rapidi: “Le continue assenze del sindaco in aula dimostrano che il pgt non é la sua priorità” dice Carmela Rozza.
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