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Alto Milanese, in arrivo un immenso polmone verde: è il Parco delle Roggie

Finanziamento di 54mila euro dalla Provincia, 560 ettari tra Arconate, Magnago e Dairago. Sono questi i numeri del Parco delle Roggie, che, dopo anni di discussioni, vedrà luce. Firmato l'accordo: si creerà un Ente ad hoc

560 ettari tra Arconate, Dairago e Magnago per la realizzazione di un nuovo grande polmone verde per il benessere e la salute dei cittadini. E' il "Parco delle Roggie", la cui convenzione costitutiva è stata sottoscritta, venerdì 28 gennaio, a Palazzo Taverna di Arconate, dai rappresentanti dei tre Comuni, il senatore Mario Mantovani, sindaco di Arconate, Ferruccio Binaghi, sindaco di Magnago, e Pierangelo Paganini, sindaco di Dairago.

DIFENDERE IL PATRIMONIO - "E' dal 1983, quando ero assessore, che sento parlare di questo possibile traguardo. Oggi però, dopo anni di discussioni e confronti siamo finalmente arrivati ai fatti. La determinazione e la volontà delle nostre amministrazioni - sottolinea Mantovani - ha consentito di dare la giusta priorità alla necessità di difendere e promuovere lo straordinario patrimonio ambientale e naturalistico di cui è ricco il nostro territorio".

54MILA EURO DALLA PROVINCIA - "Un sincero ringraziamento dunque - continua Mantovani - alle comunità locali e ai loro rappresentanti che hanno saputo cogliere questa straordinaria opportunità". Il Parco delle Roggie, la cui costituzione era stata già approvata dai singoli Consigli comunali, ha già ottenuto un importante finanziamento di ben 54.000 euro dalla Provincia di Milano.

SI FARA' L'ENTE - "Contributi che serviranno per avviare la costituzione dell'Ente e le prime attività. In particolare - sottolinea il primo cittadino di Magnago - siamo già al lavoro con i bambini delle scuole per la definizione del logo tramite un concorso oltre che allo studio dei primi progetti operativi fra cui una possibile pista ciclabile". "Non solo un traguardo ma un nuovo punto di avvio. L'istituzione di questo parco - conclude il sindaco Paganini - è la risposta dei nostri Enti locali all'incuria e al degrado, per difendere e promuovere proprio quei bellissimi boschi dove tanti miei coetanei da bambini erano soliti correre e giocare e che ora noi vogliamo consegnare alle future generazioni".

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